ASSUNZIONI FIDUCIARIE, FDI DI PRATO CRITICA LE SCELTE DELLA SINDACA BUGETTI

«Questi incarichi potevano essere svolti da una Giunta competente, senza ulteriori costi per la cittadinanza»

Cocci e Mazzanti

PRATO. Fratelli d’Italia torna a criticare le assunzioni fiduciarie volute da Bugetti. «Questi incarichi potevano essere svolti da una Giunta competente, senza ulteriori costi per la cittadinanza»

All’indomani della pubblicazione dei nomi che andranno a ricoprire incarichi nel Comune di Prato, con assunzioni fiduciarie del Sindaco Ilaria Bugetti, Fratelli d’Italia torna sulla questione ribadendo la propria posizione contraria a questa riorganizzazione.

Ad intervenire sono il Segretario provinciale del partito di Giorgia Meloni, Matteo Mazzanti ed il Capogruppo in Consiglio comunale a Prato, Tommaso Cocci.

«Abbiamo letto i nomi e visto le specifiche deleghe che ognuno dei nuovi dipendenti comunali andrà a coprire, quello che traspare è che più che un valore aggiunto, rappresentino un’estensione di attribuzioni che normalmente dovrebbero essere appannaggio della Giunta comunale.

Ci tornano in mente quindi interrogativi già espressi tempo fa, Bugetti si fida della sua Giunta? E soprattutto, i componenti della Giunta sono adeguatamente competenti? Secondo noi una Giunta preparata e compatta potrebbe tranquillamente adempiere a tutti gli impegni demandati invece alle deleghe riservate alle nuove assunzioni e con un lavoro sinergico con gli uffici potrebbe svolgere adeguatamente il proprio dovere. Soprattutto non sarebbe stato necessario aggravare i costi pubblici della macchina amministrativa. Continueremo quindi a presentare tutti gli atti necessari a fare chiarezza su queste scelte ed a contestare questo utilizzo di risorse che andranno a pesare a bilancio.

Sulla questione emerge anche un dato prettamente politico, il mantenimento di deleghe in mano al Sindaco e la successiva assegnazione a personale fiduciario del Primo Cittadino, dimostrano una propensione all’accentramento e al mantenimento del controllo in mano al singolo. Questo è un altro elemento di preoccupazione perché, se fosse sintomo di una celata lacerazione interna che minerebbe la coesione della squadra di Governo della città, preso a farne i conti sarebbero sicuramente i cittadini e questo non possiamo permetterlo.

Ci piacerebbe infine sapere se dai banchi della maggioranza qualcuno avrà il coraggio di dire la propria opinione su questa riorganizzazione, noi non avremo mai riserve nel dire e rendere noto quello che pensiamo in merito alle scelte di Bugetti».

[fdi prato]

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