attenti al lupo! AGLIANA AFFONDA E CIOTTOLI PUÒ CONTARE GLI AGNELLI MENTRE IL SINDACO EPIGASTRÀLGICO CI METTE CIÒ CHE NON HA MAI AVUTO: LA FACCIA…

Scricchiola il Regno di Agrùmia e, mentre il gregge pascola libero per le praterie inquinate dai fitofarmaci che né Asl né Procura considerano, la destra allo sbando promette una serie di nuovi Abbracci del Mulino Bianco


Ossessivamente tormentato dall’idea di fare ciò che voleva, a causa della modestia della sua cultura non ha mai capito che non era una vittima di Linea Libera e che… «morta una Linea Libera, se ne fa sempre un’altra»…

 

NON VEDÉA L’ORA DI VEDER LA CONTA

ED OR VEDIAMO COME LA RACCONTA

 


 

E a parole tutti i problemi sono superati

 

Caro Maurizio Ciottoli,
qualcuno ieri si è preso la briga di avvertirmi che ti eri dimesso o che “eri stato dimesso”. Ci hai messo, tu, Segatura-Agnellone-Panettone-Crick, Capitan Fracassa etc. etc., per capire a che livello di fragilità è il tuo mono-pensiero che, sommato a quello del tuo sindaco con attacchi di epigastralgìa; e della tua osannata, quanto inefficiente segretaria, non si èleva da terra più della collinetta del Parco Pertini.

Ci avete messo, fra tutti (a partire dalle opposizioni da “panini & rose”, dei cui commerci si fa comunque garante il basso profilo della incommentabile procura della repubblica di Pistoia), per capire che ormai la carie era arrivata alla polpa del dente. Poveri cittadini di Agliana: a cui un macello di questo genere sta anche bene per beccarsi, come giusta pena, ciò che ciascuno si merita.

Ti divertivi a urlare, o Ciottoli, come un profeta ossesso, che gli agnelli si sarebbero contati a Pasqua. Eri sicuro che Linea Libera sarebbe finita in polvere dietro il tuo coraggio iattante da vero spaccone doc, sorretto da file di avvocate sicure del fatto loro se non altro perché trovavano corsie preferenziali per approcciare, senza ritegno, a tutte le ore del giorno e della notte, anche in piene ferie, illustri esempi di sostituti-scout, famosi per essere, al tempo stesso, degli inflessibili Torquemada difensori della legge e dei ferventi filantropi pronti a fare da vigili smista-traffico per gli ingressi di clandestini sul suolo patrio, da Vicofaro in là.

E invece, vedi, Maurizio, tu che ti sei inginocchiato prima a chiedere aiuti per disfare la sinistra aglianese; e, successivamente – tirando coltellate nella schiena a chi, come Linea Libera ti aveva tenuto per mano –, ti sei genuflesso e prostrato ai tuoi avversari politici, senza capire che gli agnelli li stai contando ora, a fine gennaio. E non è che l’inizio: diglielo, o falso testimone dell’udienza del 6 luglio 2021; o aggressivo ducetto, ma, sostanzialmente, sprovveduto ragazzotto cui il potere (e la segretaria Aveta) avevano dato alla testa.

Ti è andata sin qui bene, solo perché, per una incapacità politica che ha toccato livelli vergognosi (non solo tua, ma ancor più del senatore La Pietra e della inconsistente Sonia Pira), né la procura della repubblica di Pistoia si è mossa per spazzare via il letame di Agrùmia (conveniva di più, politicamente, rifarsela con chi dava noia ad amministratori come il Mazzanti e illustri cittadini beneficati dal malcostume e dal malgoverno locale, quali il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi), né la prefettura ha mosso dito per dare, a te e alla tua dis-amministrazione, quello che in un vero stato democratico si sarebbe chiamato doveroso scioglimento del consiglio comunale.

Ma ciò che offende di più la dignità umana, è la sfacciataggine con cui vi presentate al pubblico attraverso quei “cosi” che vengono comunemente definiti giornali e che ogni giorno, con pazienza e sottomissione, vi nettano il culo.

Allora, Ciottoli? Quanti sono? Li hai contati per bene? Te lo ricordi quando pigliavi per il culo quelli che erano stati messi agli arresti domiciliari grazie alle follie della tua adorata Procura della Repubblica di Pistoia…?

E il solo vedere il Benesperi che parla di “mettere la faccia” nel “nuovo corso” che volete creare (quale? Quello dei gamberi del Calice di Agrùmia?), mentre la Piera Salvi raccoglie le vostre parole come le ultime volontà di un moribondo sotto estrema unzione, provoca (e spiace per il pensiero debole del sostituto Giuseppe Grieco, supplente in aula, senza nessuna precisa ragione, del titolare stitolato del maxiprocesso Curreli & C.), solo una grande tristezza e un profondo senso di nausea dinanzi a tanta indigeribile ipocrisia, tollerabile solo dal catto-correttismo dilagante.

Non siamo a dama, no. Siamo solo agli inizi. Nei prossimi giorni vi faccio vedere, con piacere, cosa c’è davvero sotto il coperchio a pressione del vaso di Pandora, identificabile con il mùffido sarcofago di Pistoia…

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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