auschwitz non fu in polonia. ECCO COSA ACCADE A UNA ANZIANA ABBANDONATA DALL’USL E FINITA IN UN FASCICOLO CHE GALLEGGIA NEI CASSETTI DEL SOSTITUTO GIUSEPPE GRIECO

La galleria degli orrori non viene da un film: è una realtà consumata, nel quasi silenzio generale, fra il grande ospedale San Jacopo e la meravigliosa struttura dei Cosma e Damiano di Pescia con in mezzo un ricovero di un mese in una residenza protetta. Tutte realtà dei nostri giorni sempre superelogiate dall’ufficio stampa di Daniela Ponticelli, la superprotetta dell’ordine dei giornalisti di Giampaolo Marchini


01 – Le foto si sviluppano in ordine cronologico da 1 a 11 – Decubiti da stato di abbandono in geriatria al San Jacopo di Pistoia, villa Matilde di Pescia (Rsa) e Ospedale di Pescia. Periodo 16 novembre 15 dicembre 2022

 

 

02 – L’escara è una lesione cutanea caratterizzata dalla presenza di una crosta formata da siero, sangue o pus
 

03 – L’escara è una lesione cutanea caratterizzata dalla presenza di una crosta formata da siero, sangue o pus
 

04 – Necrosi delle dita dei piedi
 

05 – Necrosi delle dita dei piedi
 

06 – Necrosi delle dita dei piedi
 

07 – Necrosi delle dita dei piedi
 

08 – Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG) non controllata
 

09 – Cavo orale della paziente mai pulito nel corso dei 30 giorni di “cure”
 

10 – Lesioni dovute a scabbia norvegese
 

11 – La paziente lasciata col volto sul cuscino, in apnea

 

Per prima cosa inorridite dinanzi a queste foto: sono la realtà di una possibile fine che può capitare a chiunque in Toscana, con la sanità di Rossi e di Giani.

Qui siamo in provincia di Pistoia. Non ha importanza sapere chi siano gli autori/attori di questo Lager. Almeno per ora.

C’è solo da prenderne atto. E in parte ne è già stato preso atto, perché la sorte di questa italiana ridotta in queste condizioni, sono ben chiare e documentate anche al sostituto Giuseppe Grieco, il facente funzione di Tommaso Coletta, l’uomo che promise di lavorare per la «gente comune», ma che, evidentemente, ci ha raccontato solo un sacco di frottole.

Le «autorità costituite»? Lavorano fin troppe volte contro il cittadino

Deve essere la cosiddetta stampa clandestina locale (Linea Libera) a denunciare queste efferate schifezze della realtà pistoiese? E gli altri organi di stampa, presidente Giampaolo Marchini compreso, che ci accusa di non verificare le fonti? Girano tutti la testa dall’altra parte perché le sante istituzioni, le «autorità costituite» non devono essere toccate?

Eppure, grazie a tutte le fake-bombe della capufficio stampa dell’Usl, Daniela Ponticelli (pluri-assolta dalla disciplinare dei giornalisti di Marchini e da Marchini stesso), la situazione sanitario-assistenziale pistoiese sarebbe dovuta essere un paradiso del benessere e dell’assistenza.

Ora, lettori fedeli di Linea Libera, ma anche uomini di buona volontà di tutto il mondo, che ne pensate dell’operosa procura di Pistoia che perde il suo tempo dietro a Linea Libera e non per fare giustizia, ma per giustiziarla in quanto pericolosamente avversa a tutte le falsità del sistema?

Girate questo articolo a tutti. Fàtelo viaggiare ovunque. Iniziando, in primo luogo, dai perfetti Pm e sostituti di Pistoia.

Data la loro indiscutibile bravura, terzietà e imparzialità, se lo meritano!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


MARCHINI, STUDIA!

 

«È diritto insopprimibile dei giornalisti [ed io, modestamente, lo sono per aver superato il necessario esame di stato] la libertà di informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede».


 

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