avanguardie. A PISTOIA NASCE IL NUOVO “PADRE NOSTRO”?

La versione posta nell’interno della Chiesa di Santomato

PISTOIA. La città capitale della Cultura lo è a tutto tondo, anche nella revisione dei testi sacri e la preghiera del Padre Nostro.

Infatti è da molti anni che nella Chiesa di Santomato appare, in evidenza sulle lesene della chiesa, una versione aggiornata della più diffusa preghiera, che è emendata dal “non indurci in tentazione” con un più corretto (in tempi di revisionismo, è questa versione anche la più politically correct) “non abbandonarci alla tentazione”.

Quindi, Don Paolo Tofani avrebbe precorso i tempi, impegnandosi in una rivendicazione epistemologica davvero distinta, poi adottata dal Vaticano (che l’abbia copiata Papa Francesco, da Santomato?).

Noi non sappiamo spiegare se l’intenzione è dovuta ad una lettura islamofobica del predicato per la sottomissione legata al termine indurre (forse subliminata nel testo e riconosciuta dal filosofo Raphael Enthoven) o a una genuina revisione del testo per aderire in modo esatto a quello del Vangelo originario.

Papa Francesco lo ha già giustificato dicendo che solo il diavolo può indurre in tentazione, ma non il Padre.

Comunque, chi scrive userà la versione latina originaria preconciliare, evitando così di non cadere in errori.

[Alessandro Romiti]

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