Come avere un patrimonio di consensi e gettarlo alle ortiche, divenendo un falso epigastralgico e ruminante: passa la Sindaca ombra Paola Aveta e Pedrito si vede riconfermato. Il primo atto? Ma la “riorganizzazione della macchina amministrativa”: e fino a ora dov’eri Luca? Mai visto il cambiamento, a cominciare dall’inceneritore
AGLIANA. Meno della metà degli elettori aglianesi cioè il 49,8% ha scelto per la conferma di Luca Benesperi che ora brilla di luce riflessa da pluvio Giove (il maltempo) e l’Ambra Torresi che, spaccando la sua lista civica, ha conquistato una sicura non diversamente probabile poltrona di Assessore.
Il Sindaco Luca Benesperi (per i consiglieri di Cdx Bimbominkia) ha già detto che cambierà l’organizzazione della “macchina amministrativa”: sarà interessante vedere cosa intende dire/fare/baciare/lettera/testamento, vista la sua inerzia quinquennale.
L’aveva già spiegato al suo comitato elettorale in una calda domenica di Luglio del 2019 alle 18: appena eletto Pedrito, rassicurò — nello studio di chi scrive — il suo “cerchio magico” (anche lui come Guidino ce lo aveva, ma alternato ai suoi umori ballerini) che avrebbe fatto “tante cose nuove che gli chiedevano i cittadini”, iniziando dall’azione di risarcimento nei confronti del Nesti, che infatti, esercitò con formale diffida nel successivo 17 Dicembre.
La Paola Aveta ci ha scritto che la vertenza contro Nesti è in progressione: ….a dàpassà anuttàta! Intanto, la Katia Gherardi, si prepara ad essere ghigliottinata, ricordandosi dei bei tempi di inciuci andati con la Milva e la Sonia. What else…, direbbe Clooney.
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L’Ambra, era una sicura minaccia per Luca ma si è trasformata in una risorsa: se fosse stata lei la candidata del Centrosinistra, il Pd avrebbe sbancato al primo turno: ma l’automobilista viaggiante (a costo 0) Andrea Acciai disse niet e dunque adesso la Ciampolini, Vannuccini e la Tonioni, si leccano le ferite della chiusura delle urne, con un differenziale di voti, minimo, davvero afflittivo e doloroso, visto lo sforzo dedicato nella campagna elettorale.
Questa volta, caro Massimo Vannuccini, non è stata colpa del periodico Linea Libera a “spostare gli elettori” (ti ricordi il tuo delizioso post su Fb?), ma la colpa è del trio Acciai/La Pietra (Sen. La Plastilina)/Pira: quando si dice l’eterogenesi dei fini.
Uno smacco davvero pesante per il PD aglianese, con una rosa di nuovi candidati che non sono stati sufficienti a rassicurare i cittadini di un autentico ricambio: troppo forte la ferita lasciata dal Commissario nau-Fragai, un esperto politico che insediò e controllò il Sindaco della dignità, quel Giacomo Mangoni, che mise il Re a nudo il 2 Gennaio 2019, con una clamorosa dimissione in tandem con Fabrizio Stampella Nerozzi.
Fragai, con il suo gruppetto di assessori fedifraghi, fece saltare di indignazione il nucleo storico dei catto-com aglianesi che, avevano comunque, ancora qualche residuale dignità e orgoglio da rivendicare sul territorio.
Anche Guidino Del Fante (e chi scrive lo ha apprezzato per questo gesto luminoso e distintivo), si dimise dall’incarico di Segretario per protesta e ha tentato – con un grosso sforzo, gliene diamo atto – di rifarsi una “verginità politica” che è uscita molto appannata dalle presenze dei soliti noti: Tonioni, Ciampolini, Acciai, Vannuccini, che lasciavano intravedere una ri-collocazione in questa Giunta di personaggi con troppi scheletri nell’armadio a partire da Pane & Rose della Luisa: che vicenda ridicola.
Nemmeno il tentativo di blandire l’elettorato con l’apertura alla neo politica “circolare” dei rifiuti cara alla Elly è stata sufficiente, trovandosi Agliana, un presuntuoso Marco Furfaro annodato nel sostegno al Del Fante, strozzato dalle più contraddittorie predicazioni opposte con l’accoppiata inceneritorista formata dall’usciere di Quarrata (Romiti), e il montalese Don Ferdinando Betti, uno che ha rovesciato a terra ogni accordo sulla chiusura dell’impianto, ancorché solennemente siglato nel Consiglio comunale.
È la politica, Bellezza!
(prosegue)
Alessandro Romiti