PISTOIA. Una grande giornata di sport e generosità al Turchi ieri, 6 settembre, domenica piena di sole.
Dall’inizio della mattinata nell’impianto sportivo di via Marini si sono susseguiti incontri informativi con i cittadini e gli sportivi sulle attività dell’Avis, e partite di palla ovale.
Per prime hanno giocato una partita le Medicee di Firenze, a seguire si è disputato il primo “terzo tempo” mentre i volontari dell’Avis presidiavano le loro postazioni, poi dalle tre del pomeriggio gli Orsi di Pistoia hanno giocato un’amichevole con gli Amatori Rugby Prato vinta dai pratesi per 4 mete a 2.
Nota di colore – avana – non è stato possibile trasformare le mete perché sul campo, recentemente ristrutturato per il calcio, i fori predisposti per l’inserimento dei pali del rugby sono stati coperti dal nuovo manto erboso.
Facevano bella mostra di sé tre canne di bambù piantate alla bellemmeglio…
La giornata all’insegna della condivisione e del divertimento ha consentito un’altra importante affermazione dell’Avis pistoiese che cresce raccogliendo i frutti del grande lavoro di semina del Presidente Igli Zannerini e dei suoi collaboratori.
Zannerini, con cui abbiamo parlato, ha subito tenuto a precisare che la presenza al suo fianco di Emanuele Gelli – giovane brillante e volenteroso Vice – è una soddisfazione per lui e una garanzia per l’associazione volontaristica pistoiese.
Igli Zannerini, con un fervore che solo le grandi cause possono generare, ci ha spiegato l’importanza del dono del sangue, proprio quando si è sani e si sta bene godendo delle giornate belle come quella di ieri, perché purtroppo l’emergenza non si programma e quando serve il sangue per sopravvivere a un incidente, o il plasma per curare gravi ustioni, si deve trovare: e come si farebbe se non ci fossero i donatori?
Quindi è necessario sensibilizzare tutti, nella misura più ampia possibile, senza stancarsi. Molti dei ragazzi del Pistoia Rugby sono donatori, iscritti all’associazione, quindi si sottopongono ai prelievi con regolarità e non solo occasionalmente e come loro tanti pistoiesi aderiscono all’Avis, ma non abbastanza – la percentuale nel rapporto abitanti/donatori è ancora troppo bassa.
Zannerini ci racconta di alcuni gravi episodi recenti, uno per tutti il 17 maggio scorso un ciclista quarantottenne, fra l’altro donatore generosissimo (61 donazioni), ha avuto un incidente con recisione della giugulare: si è salvato insperabilmente ma ha avuto bisogno di 14 sacche di sangue per reintegrare la perdita subita. Se tutto quel sangue non fosse stato donato, la vita di quell’uomo sarebbe finita quella mattina per una banale caduta di bicicletta.
Molti altri episodi da giornale, che poi invece – dice lo Zannerini – sui giornali non ci finiscono mai, costellano il lavoro dei volontari dell’Avis; tante vittorie, per fortuna, della vita sulla morte e qualche delusione quando non si riesce a penetrare in modo sufficiente le coscienze delle persone.
L’attività dell’Avis a Pistoia esiste dal 1954 quando per volontà e merito del dott. Valeriano Belliti, recentemente scomparso, si mise fine alla pratica della vendita del sangue, indispensabile alle cure anche di chi, purtroppo, non aveva soldi per comprarselo.
Insomma attraverso una rete capillare di sedi, oltre a quella comunale, sparse per tutta la Provincia, si raccolgono annualmente 14mila sacche di sangue, un numero considerevole ma non sufficiente, fortunatamente l’Avis è capillare in tutta Italia e il sangue può viaggiare e raggiungere i luoghi dove serve ma, come si può capire, la generosità non è mai troppa.
Grazie ai ragazzi del rugby, all’Avis, a chi la rappresenta, all’amore con cui si dedica a tutti noi e alle giornate che gratificano e ammaestrano.