PESCIA. In un precedente intervento, Ceppo parking. Devono pagare anche i donatori di sangue?, abbiamo fatto riferimento alla convenzione tra Avis regionale e Assessorato alla salute in base a cui, in Toscana, chi dona il sangue ha diritto alla sosta gratuita intorno ai centri di prelievo.
Abbiamo anche citato il caso di Pescia, unica realtà in cui tale convenzione non viene applicata, chiamando in causa il presidente della locale sezione Avis, peraltro collega giornalista, e scrivendo: «Ma evidentemente al locale presidente Avis, Emanuele Cutsodontis (a cui andrebbero chieste eventuali spiegazioni), la circostanza va bene».
Per la precisione Cutsodontis, che è anche consigliere dell’Avis provinciale, rettifica specificando che a né a lui né alle Avis della Valdinievole, la cosa va affatto bene. Da 5-6 anni l’Avis di Pescia rimborsa la sosta ai donatori: addirittura ha anche pagato 4 multe per sforamento dell’orario!
Questa situazione assurda è nota e fatta presente da anni, esistono documenti recapitati sia all’Avis regionale che all’assessorato alla salute. Per non parlare delle lettere congiunte, Avis e Fratres della Valdinievole, rimaste lettera morta.
Tanto dal Sindaco Marchi prima, otto anni fa, quanto dal buon Oreste Giurlani di recente, è stata ripetuta la litania della cittadella della salute: in sostanza la convenzione che prevede la sosta gratuita sarà rispettata non appena l’area del SS. Cosma e Damiano avrà «l’accreditamento di ospedale», con chiusura e passaggio all’Asl della pubblica strada, dall’altezza del vecchio Pronto Soccorso a piazza San Francesco.
Ovviamente non ci sono date certe, si sparano parole a caso, anche perché il Comune ha dato in affidamento il parcheggio a una società privata che se dovesse fiutare degli ostacoli ricorrerebbe subito al Tar.
Una situazione all’italiana, in cui Comune e Asl giocano a scaricabarile, affermando di non aver disponibilità di stalli da mettere al servizio dei donatori.
L’aggravante è che l’Asl Toscana Centro, come precedentemente l’Asl 3, calpesta una convenzione sottoscritta dal proprio assessorato.
Un fatto ridicolo che ribadisce ancora una volta la generale cialtroneria della burocrazia regionale che paghiamo con fior di quattrini.
Lanciamo senza illusioni il guanto della sfida a due baldi giovani, i rutilanti e incontenibili Consiglieri regionali Massimo Baldi e Marco Niccolai, pesciatino di Collodi: ve la sentite, almeno per una volta, di adoperarvi per qualcosa di concreto, per l’esattezza a risolvere la sciagurata situazione dei donatori del sangue di Pescia?
Almeno provateci: chi per donare plasma e sangue subisce l’assoluta incapacità gestionale della sanità di Enrico Rossi (di vergogna) vi renderà merito.
[Lorenzo Cristofani]