back stage. IL DISTRETTO COME LUOGO DELL’INNOVAZIONE E DELLA SOSTENIBILITÀ

Il convegno sulla moda

MONTEMURLO-PRATO. Fare squadra e investire in competenze. Sono queste le parole chiave emerse dal convegno Back stage, sostenibilità e digitalizzazione nella moda, promosso ieri mattina, dai Comuni di Prato e Montemurlo al Museo del Tessuto.

«Il distretto tessile pratese deve diventare luogo dell’innovazione e della sostenibilità», ha sottolineato Antonello Giacomelli, sottosegretario allo sviluppo economico, nel suo intervento, durante il quale ha ricordato come Prato sia una delle cinque città italiane dove si sperimenterà il 5G, la tecnologia per reti mobili di quinta generazione che permette di realizzare servizi innovativi che cambieranno profondamente il modo di vivere e di spostarsi dei cittadini e il modo di produrre da parte delle imprese.

« Prato e Montemurlo insieme rappresentano un metodo di lavoro, un’idea di distretto nella quale credo — ha concluso Giacomelli — Il nostro obbiettivo deve essere quello di mettere insieme e trattenere competenze, condizione indispensabile per vincere le nuove sfide della sostenibilità e della digitalizzazione e come occasioni reali di crescita e di benessere del territorio».

Un tema centrale anche per Matteo Biffoni, sindaco di Prato, che dice: « oggi la vera sfida è la creazione di posti di lavoro sani e duraturi per offrire ai nostri giovani prospettive solide di futuro. Le istituzioni hanno il dovere di sostenere e accompagnare le imprese nei processi di innovazione per affrontare insieme le sfide della contemporaneità ».

Il convegno della moda 2

Anche per il sindaco del comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini: «solo stando insieme si possono dare prospettive di futuro a questo territorio» e poi scherzando ha detto: «stamattina abbiamo sfatato la convinzione di chi vuole Prato e Montemurlo rivali. Se le imprese si spostano da un comune all’altro non è nuova ricchezza che arriva, ma solo ricchezza che si sposta.

Il nostro vero obbiettivo deve essere quello di attrarre investimenti esterni e per fare questo dobbiamo lavorare insieme, facendo tesoro nell’’nnovazione, della nostra tradizione e delle nostre competenze».

Un tema quello del saper fare, della formazione delle nuove generazioni che preoccupa molto il sindaco Lorenzini: «Tutti noi, istituzioni e imprenditori, ci dovremmo preoccupare del ricambio generazionale nel tessile. Se non trasmettiamo le competenze alle nuove generazioni, rischiamo tra cinque anni di non avere più manodopera qualificata capace di trasformare l’idea di un tecnico, di un designer della moda, in un tessuto finito con quelle caratteristiche di qualità che da sempre ci contraddistinguono.

«Per questo dovremmo anche riflettere anche sul ruolo che in questo processo dovrà avere la Fil come agenzia formativa. Dobbiamo sfatare l’idea che lavorare in fabbrica è disdicevole, ma un lavoro che, oggi più che mai, è capace di unire la storia produttiva tessile pratese con le nuove competenze digitali».

Museo del tessuto, una delle entrate

La discussione è stata moderata dall’assessore all’innovazione e alle politiche economiche del comune di Prato, Daniela Toccafondi che insieme al sindaco di Montemurlo, Mauro Lorenzini ha organizzato il momento di riflessione.

Tra i vari interventi Marco Ricchetti, economista ed esperto di analisi di scenario, si è concentrato sull’analisi del concetto di sostenibilità oggi, un fattore percepito sempre più come determinante dai grandi marchi della moda e del lusso e dunque capace di determinare il valore dei prodotti sul mercato.

Giuseppe Bartolini, direttore di analisi dell’istituto Buzzi, ha sottolineato come i grandi brand della moda « abbiano capito come nel distretto esistano le competenze per la gestione della sostenibilità e sempre più interloquiscono con le aziende per stabilire le regole della sostenibilità e della moda.

L’incontro è stato chiuso dalla tavola rotonda Oltre la griffe prima della griffe, coordinata da Giorgio Berardini del Corriere della Sera, al quale hanno partecipato Francesco Marini, della Marini Industrie e presidente del Museo del Tessuto, Francesco Viti della Lavanderia Tris & Co e Alessio Ranaldo della Pointex spa.

[masi — comune montemurlo]

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