balle & ottaggio. SARÀ SOL PER IL BENE DEL PAESE O PER LA VOGLIA MATTA DI CONTORCERSI DI CUI FARANNO GLI AGLIANÌN LE SPESE?

«Non comprendo come possano sedere accanto a Ciottoli, con i suoi trascorsi e con la persona che è». «Non comprendo come un vicesindaco dimissionario della lega, il Giovannelli, possa passare a Italia Viva e appoggiare di nuovo Benesperi»


Paghi 1 e prendi 2: salta lieto, o popol bue!

PROMOZIONI DELLA CÒPPE

O SON BUCHE O SONO TOPPE


 

Poi arriva una letterina che nessun altro che Linea Libera potrà mai pubblicare. E Linea Libera, che dà voce indistintamente a tutti – amici, nemici e indifferenti –, passa le poche, significative righe che richiamano all’ordine (logico e morale) certi gentili signori, ieri avversari di Benesperi e delle sue stupidaggini, e oggi ri-fiancheggiatori del quinquennio di malaffare in cui il vero sindaco di fatto (come sempre noi abbiamo sostenuto) è stata Donna Aveta La Pompière.

Il malpancista si fa sentire così:

Massimo Zucchelli

Mi sconvolge pensare a come Massimo Zucchelli possa essere favorevole all’impianto di incenerimento quando, per ben 30 anni, ha lottato per chiuderlo; di come possa adesso accettare la lottizzazione in Via Palaia, quando, anche per questa, si è lottato per cercare il modo di evitare un possibile disastro; di come lui e la Torresi possano adesso accostarsi a una giunta che per cinque anni abbiamo tentato di far cadere in ogni modo. Che ha visto al suo interno una Gherardi a cui abbiamo fatto una lotta a suon di ricorsi… e Pec all’Aveta, che non ci ha mai risposto o ha risposto in maniera totalmente inattendibile ed evasiva.

Non comprendo come possano sedere accanto a Ciottoli, con i suoi trascorsi e con la persona che è; non comprendo nemmeno come facciano a sostenere il Nerozzi, dopo che, anche lui, abbiamo cercato di fare di tutto per delegittimarlo, quando, tradendo la mozione di sfiducia, diventò stampella di Benesperi.

Non comprendo come un vicesindaco dimissionario della lega, il Ferretti Giovannelli, possa passare a Italia Viva e appoggiare nuovamente Benesperi (faceva ancora parte di Agliana Civica, quando presentarono la mozione).

Non capisco come una Petrillo e un Romiti possano avallare questa decisione, o forse sì, dopo che, per mesi, hanno tentato l’accordo con il Pd che poi ha chiuso loro le porte in faccia.

Non capisco, dott. Bianchini, come non si riesca più ad accettare una sconfitta e si debba perdere in tutti i modi la dignità per delle promesse che non saranno mai mantenute.

Vedere il video della Torresi che dà la mano a Benesperi e, dietro, Ciottoli, Petrillo e Zucchelli, è, per me, la morte di ogni civismo puro e di ogni pensiero che, pur affermando di essere volto al bene del paese (ma forse solo ad accaparrarsi un posto) non è che la morte della dignità.

Grazie dell’ospitalità

Rileggendo i risultati elettorali del primo turno, alcune brevi note sono di legge, visti quanti avvocati circolano ad Agrùmia:

  1. Federico Ferretti Giovannelli. C’era già, se ne andò e ora rientra?

    Agliana non ama particolarmente Guido Del Fante, o altrimenti, dopo cinque anni di benesperate, sarebbe andato assai oltre il 37%. La sinistra frantumata ha prodotto la frittata.

  2. Agliana però non ama neppure Luca Benesperi. Perché, se non avesse deluso sotto molteplici aspetti con le sue bimbominkiate, sarebbe andato oltre il 47 raccolto; e avrebbe superato il 50 senza difficoltà. Ma gli è mancata la spinta decisiva dei suoi elettori più riflessivi e in grado di connettere.
    Quel 3-4% gli ha dato non il calcio di spinta, ma il molto meno nobile calcio nel culo. D’altronde Luca, eterodiretto dall’Aveta e sovrastato da quel genio del bottargajo che tuba, ha sagagnato i maroni (= ha rotto le palle) a parecchi. Anche se, seguendo i consigli del suo La Pietra-Plastilina, ha usato i sistemi inciucisti ex-Dc che, almeno in parte, sembrano avergli fruttificato. La lottizzazione di vi Palaia potrebbe ver avuto anche una presumibile importanza in questo – come scriveva la moglie del mai-comandante Nesti – mellettàio agrumiese…?
  3. Attraverso la lettera del malpancista, affiora anche altra galleggiante marea di cacca, ammesso che sia tutto oro quello che luccica.
    Primo, il tentato accordo Petrillo-Romiti con il Pd, che però poi ha chiuso loro le porte in faccia; secondo, ma non in ordine di importanza, la mina vagante del Ferretti Giovannelli, che pare una trottola eccentrica, di quelle che, prima di finire giù dal tavolo, sbarrocciano in malo modo a destra e sinistra come se fossero ubriache.
  4. La Torresi è stata the icing on the cake. L’avvocata dichiarò sùbito che avrebbe lavorato non per vincere, ma per arrivare al ballottaggio.

E al ballottaggio c’è comunque arrivata, in un modo o nell’altro. Magari non nella maniera più limpida, lineare e moralmente convincente.

Non con un vago Odor di guayaba, come Gabriel García Márquez, ma con un ben meno nobile sentor di merda alla Dante Alighieri dell’Inferno

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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