FIRENZE. «I risultati sono evidentemente insoddisfacenti rispetto alle aspettative. Solo due anni fa sarebbero stati inimmaginabili. E dobbiamo domandarci il perché. Il fatto principale, a mio avviso, è questo: 2 anni fa il Pd a nuova guida Renzi faceva il Pd senza paura e mediazioni, introducendo innovazione e speranza nella politica italiana e toscana.
Ieri, nonostante i risultati eccellenti del governo nazionale e di gran parte delle amministrazioni locali, questo messaggio non è passato. Addirittura siamo riusciti a far passare come innovatori soggetti che propongono ricette antiche come il pubblico a ogni costo, un welfare state assistenzialistico e un ambientalismo ingenuo fatto soltanto di no.
Leggo che molti, anche nel partito, suggeriscono la ricetta di un rallentamento dell’azione riformista e della rottamazione, arrivando perfino a chiedere le dimissioni di una nuova dirigenza che per certi politicanti di professione ha il brutto vizio di parlare e indirizzare il partito con troppa chiarezza e trasparenza (e poca diplomazia da politburo).
A tutti questi amici ricordo volentieri l’antico proverbio navajo per cui “il mondo non l’abbiamo ereditato dai nostri padri, ma preso in prestito dai nostri figli”. Se tornassimo sui nostri passi adesso solo per sanare qualche crepa tra le conventicole e i potentati locali, personalmente, non riuscirei più a guardare le mie figlie negli occhi e a giustificare il tanto tempo che passo lontano da loro».
Così Massimo Baldi, consigliere regionale Pd, commenta i risultati del ballottaggio elettorale di ieri.
[becchimanzi – gruppo pd consiglio regionale toscano]
Gentile Sig. Baldi, come resistere di fronte a un bocconcino così prelibato come quello che Lei lancia al popolo in una delle sue consuete esternazioni a mezzo internet? Allora, Lei mi sta simpatico e quindi ho deciso di aiutarla spiegandole perchè avete perso.
Lei dice “Ieri, nonostante i risultati eccellenti del governo nazionale e di gran parte delle amministrazioni locali, questo messaggio non è passato”: già, come mai non è passato? Semplice, se per sbaglio le capita di leggere la sezione economica di codesto giornale dove io mi pregio d’inserire interventi a cadenza settimanale, scoprirà che il messaggio non è passato perchè i riusultati, non sono ne eccellenti, ne buoni, ma solo passabili e per merito prevalente dell’unico leader italiano che abbiamo: Mario Draghi. Non lo dico io, ma i numeri, numeri dell’Ocse, dell’Fmi, dell’Istat, dell’Inps e persino del Mef.
Quando poi afferma che “Addirittura siamo riusciti a far passare come innovatori soggetti che propongono ricette antiche come il pubblico a ogni costo, un welfare state assistenzialistico e un ambientalismo ingenuo fatto soltanto di no.” è evidente che voi renziani tutto d’un pezzo (finchè dura Renzi), soffrite della sindrome del Dottor Jekyll e Mr. Hyde, volete rottamare la vecchia politica, facendone voi una vecchia come il mondo, fatta di brioches lanciate al popolo (a proposito: occhio alla gigliottina…) a suon di bonus, mancette, 80 euri quà e là.
Ma l’apoteosi del nulla, Lei la raggiunge quando afferma “Leggo che molti, anche nel partito, suggeriscono la ricetta di un rallentamento dell’azione riformista e della rottamazione, arrivando perfino a chiedere le dimissioni di una nuova dirigenza che per certi politicanti di professione ha il brutto vizio di parlare e indirizzare il partito con troppa chiarezza e trasparenza (e poca diplomazia da politburo)”. ….immagino si riferisca al modo trasparente con il quale avete fatto la lista per le regionali l’anno scorso: si sente ancora puzza di bottino, vicino ad una certa cornetta del telefono.
Eviterei infine di scomodare i Navajo, che hanno fatto una brutta fine, anche perchè a camminare in tondo è fatale tornare sui propri passi.
Ora finita l’aria fritta, mi permetto di spiegarle onestamente, chiaramente, come piace a Lei, il perchè della vostra pesante sconfitta: perchè mentre gli altri andavano sul territorio ad ascoltare la gente, voi siete rimasti a cazzeggiare su facebook e twitter convinti che la realtà sia frutto della narrazione e non viceversa, come gli italiani col portafoglio vuoto ben sanno.
Caro il mio Baldi, per essere ancora più chiaro, è finito lo story telling dello 0, (zero virgola) dei dati economici a la carte. O tornate nel mondo reale o siete finiti: e non sarete rimpianti.
Massimo Scalas