PISTOIA. Adesso è il momento: ribellatevi con quel “foglietto” chiamata scheda elettorale.
Il “Bertinullam” è un feticcio politico che, se si riapproprierà del potere civico, con una silente Sindaca-ombra Belliti, vi farà passare altri cinque anni di cacca. Piange, chiede scusa e si rammarica; che restituisca i nostri soldi, allora.
Figli della globalizzazione e della mondializzazione che i loro padri nobili avrebbero aborrito e che loro hanno impudicamente sposato e difeso. Da bravi partigiani, anzi, “grattigiani”.
Ma non è colpa loro; è colpa dei loro governi sinistri e di sinistra che da settanta anni ci impestano come neppure la Brana che sta ritornando, in certi punti, pulita.
Viviamo la quotidianità e non ci ricordiamo del passato, quello vissuto storicamente da Sindaci che si chiamavano Gentile, che attuò il giardino di Piazza d’Armi, preda di negri, spacciatori ed altro ancora, e siamo finiti con un sindaco che frequentava Panorama ed era appassionato di macchinine: da prendere senza pagare.
In questa melma che non ha colori politici ma solo limitatezze morali, Pistoia ha continuato a vivere, a decrescere ed agonizzare.
Adesso, soprattutto quei borghesucoli che con i vostri soldi, compagnucci, hanno creato le loro personali fortune, si sono addirittura spesi a distribuire volantini al mercato, in favore del Bertinullam.
Guardatevi le foto in cui Vannino Chiti, quello sponsorizzato da una multinazionale del farmaco per essere rieletto Onorevole (?) e la di lui collega Caterina Bini, propagandano e sponsorizzano quel niente politico e lacrimoso che si chiama Bertinelli e che già tutti chiamano “Bertinullam”.
Perché nel “Berti-nullam” sono nascoste le loro future e personali carriere, quelle di gente che non ha mai lavorato e che ancora pensa di poter succhiare sangue dalle vostre vene.
C’è una alternativa: si chiama Alessandro Tomasi.
La panacea di tutti i mali? La risoluzione di tutti i vostri problemi? La rinascita di questa Città, sic et simpliciter?
Sicuramente no, ma se volete continuare a vivere così, il 25 giugno sapete come fare.
[Felice De Matteis]