BANCA ALTA TOSCANA CHIUDE IL BILANCIO CON UN UTILE DI 1,6 MILIONI

Il presidente Giancarlo Gori e il direttore generale Elio Squillantini

QUARRATA. Si è chiuso con un utile netto di 1,6 milioni il bilancio 2017 di Banca Alta Toscana credito cooperativo, il soggetto nato il 1 luglio 2017 dalla fusione di Bcc Vignole e Montagna Pistoiese e Banca di Masiano.

Il primo bilancio del nuovo istituto di credito sarà sottoposto all’assemblea degli 8.600 soci che è indetta, in seconda convocazione, sabato 26 maggio alle ore 15, presso l’auditorium della Banca, a Quarrata.

Se l’attivo è leggermente superiore a quello realizzato nel 2016 dalla Bcc Vignole e Montagna Pistoiese, anche gli altri numeri del bilancio 2017 di Banca Alta Toscana — le cui dinamiche sono interessate dall’acquisizione di attività e passività della Bcc Masiano — sono positivi.

La raccolta complessiva da clientela sfiora quota 1,3 miliardi di euro con un +0,76% rispetto al 31 dicembre 2016. La raccolta diretta si attesta a 977,3 milioni, con una crescita per nuova raccolta pari a 17,9 milioni di euro (+2,66%), mentre la raccolta indiretta raggiunge i 301,2 milioni.

Gli impieghi lordi a clientela ammontano a 892,8 milioni.

«In un contesto generale ancora caratterizzato da incertezze, la nostra Banca ha comunque privilegiato il rapporto di servizio alle economie dei territori serviti, in particolare alle famiglie e alle piccole imprese — afferma il direttore generale Elio Squillantini —. I crediti lordi in bonis hanno infatti conseguito, oltre all’incremento delle masse al 1 luglio 2017 realizzato con l’operazione di fusione, una variazione positiva su fine 2016 per 11 milioni di euro (+2,36%), attinente principalmente ai mutui e agli altri finanziamenti rateali. Anche quest’anno, in continuità con gli esercizi trascorsi, il numero di pratiche di affidamento non accolte è esiguo».

Le esposizioni deteriorate lorde complessive (sofferenze, inadempienze probabili e crediti scaduti deteriorati) hanno raggiunto 226,4 milioni, di cui 96,8 acquisite per effetto dell’operazione di aggregazione aziendale. Il perdurare della congiuntura negativa e l’elevata incertezza sulle prospettive di ripresa hanno indotto la Banca ad adottare una politica estremamente rigorosa nella valutazione dei crediti deteriorati: infatti, l’incidenza delle rettifiche di valore sui crediti deteriorati è passata al 51,94% rispetto al 47,61% di fine 2016.

Il patrimonio netto della Banca, comprensivo del risultato di esercizio, è pari a 99,8 milioni di euro. Positivi gli indici di solidità patrimoniale: CET 1 capital ratio, TIER 1 capital ratio e Total capital ratio sono pari al 14,892%, ampiamente superiori ai limiti previsti dalla normativa di vigilanza.

L’ampliamento della sede e il nuovo auditorium da 700 posti

Nuovo centro direzionale e auditorium (progetto realizzato dallo Studio Lotti Architetti Associati di Pistoia)

Si concluderanno a inizio 2019 i lavori per la costruzione del nuovo Centro direzionale di Banca Alta Toscana che, grazie alla realizzazione di una nuova ala connessa all’attuale sede di Vignole, raddoppierà gli spazi esistenti.

Le due strutture saranno collegate tramite un ponte aereo e risulteranno perfettamente integrate secondo una logica di massima funzionalità e attenta distribuzione degli spazi.

«È un progetto che viene da lontano e che è stato rimodellato secondo le esigenze della nuova Banca Alta Toscana — spiega il presidente Giancarlo Gori —. I nuovi spazi ci consentiranno di operare con maggiore efficienza e di riunire a Vignole gli uffici direzionali e quelli della Fondazione, attualmente dislocati in altre sedi.

Il progetto ha inoltre una spiccata valenza sociale: è infatti in costruzione anche un nuovo e moderno auditorium da 700 posti, che sarà a disposizione della comunità per ospitare eventi di vario genere».

Della struttura, che caratterizzerà il panorama della zona in modo unico, è già visibile la volta a botte di colore rosso, con altezze e gradi di curvatura diversi. Il parcheggio che sorgerà di fianco al Centro direzionale completerà i servizi alla cittadinanza e faciliterà l’accesso a tutte le strutture.

Il nuovo Centro direzionale ospiterà al primo piano, nell’ala istituzionale: Presidenza, Direzione Generale e Segreteria di Direzione oltre ad una moderna, rinnovata ed ampliata sala consiglio.

Nell’altra ala, sempre al primo piano, saranno spostati gli uffici in staff alla Direzione Generale e l’Area Controlli attualmente collocati presso la storica sede al civico 125 di Via IV novembre.

Il nuovo Centro direzionale al piano terra ospiterà: gli uffici della Fondazione Banca Alta Toscana, uffici operativi, una dinamica “Area break” dedicata ad ospitare sia eventi conviviali istituzionali, sia riunioni che coinvolgano un massimo di 25-30 persone. Ancora al piano terra sorgerà un nuovo archivio cartaceo capace di accogliere le accresciute esigenze della banca.

Nella palazzina esistente, inaugurata nel 1992, verrà confermata la direzione mercato e la filiale di sede al piano terra; al secondo piano verrà mantenuta tutta la direzione crediti, mentre al primo piano sarà spostata tutta l’area amministrativa attualmente collocata presso la palazzina ex “Centro servizi di Masiano”.

La consegna di sette defibrillatori alle associazioni del territorio

La consegna defibrillatori ad associazioni sportive

Da sempre vicina all’associazionismo locale, che supporta anche tramite la propria Fondazione, Banca Alta Toscana ha consegnato 7 defibrillatori a quattro associazioni del territorio in cui opera.

Si tratta dei cosiddetti DAE, defibrillatori semiautomatici esterni, che garantiscono interventi rapidi e sicuri per il soccorso a persone in arresto cardiaco.

Un dispositivo salvavita è già stato collocato presso il circolo di Masiano, luogo di aggregazione molto frequentato. Altri due strumenti, destinati al campo da gioco della società Hockey Pistoia e alla palestra del Pistoia Basket Junior, serviranno come presidio di sicurezza per tanti giovani sportivi durante allenamenti e partite.

Infine quattro defibrillatori sono stati consegnati alla Misericordia di Quarrata, che li utilizzerà per attrezzare altrettante ambulanze al momento prive di tale apparecchiatura.

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