SAN MARCELLO. Marco Poli ci scrive:
Stranamente il Sindaco Cormio risponde (in merito alla mia precedente lettera sul banco alimentare) e lo fa anche in maniera massiccia uscendo, pure da Linee Future, e pubblicando pure sulla Nazione, ma come al solito non mi tornano delle cose.
In un primo passaggio afferma: “tengo a sottolineare che non si è verificato nessun imbarazzo, in quanto l’edificio possiede due entrate e molte stanze separate e chiuse rispetto agli accessi, pertanto non c’era possibilità di incrocio, se non cercata, tra i presenti”. Questo è vero, ma non è vero! In quanto sì esiste un secondo passaggio, ma quello che veniva usato da chi va a prendere gli alimenti, era quello che poi è stato occupato dall’assemblea, senza neanche scomodarsi a mettere, un cartello scritto a mano, che spiegava la situazione, cosa, se non dovuta, almeno cortese visto che costringevano a passare dall’ingresso più scomodo, e freddo aggiungerei.
Senza contare che sono molti quelli che hanno riportato la scortesia di chi è arrivato impropriamente, senza sapere che c’era la distribuzione alimentare: questo ce lo siamo scordati nella risposta Sindaco?
Un ulteriore passaggio successivo afferma: “Tra le ultime richieste pervenute, quella di Cri fatta per avere due stanze e poter distribuire alimenti alle persone in difficoltà economiche.
Abbiamo immediatamente assegnato al Commissario Giampiero Noli i locali, con entusiasmo e gratitudine per il contributo importante che insieme ai volontari dà alla nostra comunità”. Beh, anche su questo le versioni discordano, io da volontari ho saputo che la richiesta era stata fatta almeno un paio di mesi fa, e che il comune all’inizio, non aveva rifiutato, ma mandato per le lunghe; certo non ho prove per sostenere che sia vera la tesi del sindaco o quella sentita nell’ambiente, quindi potrei decisamente avere torto, ma se dovessi tirare ad indovinare, considerato che quando sento parlare la prima cittadina di San Marcello (e per quest’anno anche presidente dell’unione dei comuni), i dubbi invece che diminuire aumentano, non avrei dubbio su che risposta dare.
Un altro passaggio strano è quando si legge: “Preciso inoltre che purtroppo gli edifici di proprietà dell’Amministrazione sono diversi, ma la maggior parte di essi versano in condizioni di inagibilità”: mi verrebbe da chiedere anche la sala consiliare del comune? O per evitare imbarazzo non si poteva affittare la sala Baccarini? No se non hanno cambiato si prendeva in affitto con 25 € o forse il comune non ha neanche quelli?
Inoltre vorrei invitare il Sindaco a smettere di usare la parola “banco alimentare”, per il semplice motivo che non ha nulla a che fare, con la Fondazione Banco Alimentare (www.bancoalimentare.it) e questo lo posso dire con certezza, in quanto lì avevo contattati, e avevo parlato con il responsabile di zona, per farli entrare nel nostro territorio, ma il progetto fallì, perché all’epoca mi relazionavo con persone poco affidabili.
Oltre che per questi motivi, quindi eviterei di usare la parola “banco alimentare” perché genera confusione nei cittadini, che potrebbero chiedersi, come mai da altre parti fa di più, non sapendo che qui la fondazione non c’è in realtà.
Per informazione dirò che le ora 3 distribuzioni alimentari, coordinate dai servizi sociali, vanno avanti solo grazie ai volontari e alle offerte che ricevono, che lodo e ringrazio per il loro lavoro.
Inoltre la frase “rimanendo a disposizione di tutti coloro che si trovano in difficoltà, e continuando a porre la massima attenzione e sensibilità verso i cittadini più deboli che avranno bisogno del nostro aiuto“ è bella, ma non bastano le parole, ci vorrebbero fatti concreti, e molti lamentano che invece questa disponibilità non esiste; torno a ripetere non ho prove per sostenere una tesi o quell’altra, ma penso sia giusto riportarle entrambe, e lasciare l’ardua sentenza a chi legge.
Queste erano precisazioni dovute, e invito il sindaco di San Marcello/Presidente dell’unione, a far visita durante una distribuzione alimentare: non le dico che non ci sarà anche chi farà discorsi impropri e fuori luogo, ma almeno di vedere di persona le famiglie, che vengono a prendere il cibo e che sarebbero contente di non doverne avere bisogno, almeno questo (secondo me) glielo deve…
Marco Poli