SERRAVALLE. Dopo aver preso visione delle graduatorie provvisorie per i contribuiti dei canoni di locazione dobbiamo concludere che. nonostante il nostro intervento di qualche mese fa, la situazione è andata peggiorando. L’anno scorso, a fronte di una percentuale del 7,5% di popolazione non italiana presente nel nostro territorio comunale, ben il 36, 5% degli aventi diritto in graduatoria definitiva (34 persone su 93) era costituito da immigrati; quest’anno la percentuale è salita addirittura al 42,8% (30 persone su 70)!
Nel bando di accesso ai contributi il criterio fissato per permettere la partecipazione agli immigrati risulta “il possesso del certificato storico di residenza da almeno dieci anni nel territorio nazionale, ovvero da almeno cinque anni nella Regione Toscana”: ciò significa che una famiglia straniera che risiede nel Comune di Serravalle solo da alcuni mesi. trovandosi in condizioni di indigenza, può presentare domanda e ottenere il relativo sostegno economico al pari di una famiglia, immigrata o italiana, che pur nello stesso tenore di vita vi risiede da più tempo.
In considerazione della diminuzione delle risorse, poiché ogni anno l’Ente Comunale integra con una quota la somma erogata dalla Regione, riteniamo che occorra introdurre un correttivo ai requisiti di partecipazione per gestire in maniera più equa il disagio abitativo nel nostro territorio.
La legge 133/2008 art.11, c.13, a cui si riferisce il bando, fissa peraltro solo dei “requisiti minimi”, soggetti dunque anche a perfezionamento a discrezione dei Comuni, a seconda delle necessità locali. Pur nel rispetto dovuto delle esigenze e della dignità personale di ciascuno, reputiamo urgente introdurre il criterio condizionante, per gli stranieri, di un congruo numero di anni di residenza nel nostro Comune per poter accedere al bando.
Ribadiamo che non si tratta né di razzismo né di xenofobia, ma semplicemente di senso di giustizia, da cui un’ Amministrazione attenta e responsabile non può e non deve prescindere.
Lungi dal voler contrapporre gli stranieri ai serravallini, fomentando inutili guerre tra poveri, siamo convinti che l’Amministrazione abbia sicuramente il dovere di accogliere gli immigrati nel proprio territorio con attenzione alle loro situazioni familiari, ma senza fare torto a coloro che già vi abitano; anzi, dando la priorità ai cittadini che, a parità di svantaggio economico, hanno maggiore diritto in base agli anni di permanenza a Serravalle Pistoiese.
Prima vengono coloro che, serravallini o stranieri che siano, per un periodo di tempo più lungo hanno pagato le tasse al Comune e partecipato fattivamente alla sua crescita economica e sociale.
Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fdi-An