PISTOIA. Francesca Barontini, candidata al Consiglio Regionale per “Sì-Toscana a Sinistra” esce così:
Come scritto dalla stampa nei giorni scorsi, la situazione inerente lo stabilimento Breda di Pistoia diviene sempre più preoccupante; le segreterie nazionali dei sindacati metalmeccanici hanno infatti diramato pubblicamente l’intenzione della nuova proprietà di ridurre in maniera significativa l’organico, diminuendolo di 129 persone, di cui ben 69 dello stabilimento della nostra provincia.
Allora la questione fondamentale da sollevare non può essere che questa; sono state pretese delle garanzie a tutela dell’occupazione nel momento di alienazione dell’azienda da parte di Finmeccanica?
Che ruolo hanno giocato le istituzioni in questo? Imbarazza e stupisce che non venga inoltre sollevato il problema, a questo punto sempre più pressante, di capire se lo stabilimento pistoiese tornerà ad essere un polo di progettazione, oltre che produttivo, ricreando così un tessuto connettivo che riesca anche a tutelare chi, pur non direttamente alle dipendenze della Breda, rientra nella realtà dell’indotto ad essa correlato e che ad oggi è privo di qualunque garanzia.
Ed allora, davanti a questi esuberi, dov’è l’Enrico Rossi che diceva “…dovranno passare sopra di noi se intendono smantellare la Breda ed il sistema ferroviario Toscano”? Probabilmente ha ceduto alla retorica del cambiare verso, assieme al suo segretario e presidente del consiglio Matteo Renzi.
Invece c’è chi, come Tommaso Fattori e la lista “Sì-Toscana a Sinistra”, vuole un piano straordinario in difesa del lavoro. Su questo che si chiede la fiducia ai cittadini, su una sinistra coerente e che non rinnega i propri valori sulla via del governismo, su una proposta che tuteli l’occupazione aziendale e quella dell’indotto, su una sfida al futuro che non ci veda costretti a perdere in partenza. Per questo è necessario votare per “Sì-Toscana a Sinistra”.
Per “Sì-Toscana a Sinistra”
Francesca Barontini, Candidata al Consiglio Regionale