PISTOIA. A proposito del dibattito sull’area metropolitana Roberto Bartoli scrive:
La vittoria del Pd alle Europee segna un punto di svolta epocale nella sostanza: finisce il Pd a vocazione minoritaria e di coalizione, inizia il Pd a vocazione maggioritaria. E ciò può avvenire finalmente a tutti i livelli: avverrà a livello nazionale appena approvata la riforma elettorale, può avvenire a livello locale in tutte le realtà in cui si vota con il doppio turno, come del resto fece già Matteo Renzi quando si presentò a Sindaco di Firenze.
Affermare la sua vocazione maggioritaria, significa quindi proiettare il Pd come forza riformista moderna, capace di liberarsi da quei vincoli ideologici del passato che rischiano soltanto di impedire lo sviluppo del nostro Paese e delle nostre città in questo momento di crisi.
A questo punto occorre avere ancora più coraggio nel realizzare le riforme. A livello nazionale, penso anzitutto al Job Act, ma penso anche alla riforma della pubblica amministrazione che implica un energico riassetto organizzativo. A livello locale penso ad una scelta strategica che deve compiere Pistoia, relativa all’adesione o meno alla Città metropolitana di Firenze istituita dalla riforma Delrio. Si tratta di una partita complessa, che va discussa fino in fondo, rispetto alla quale io dichiaro fin da subito il mio più assoluto favore iniziando da questa riflessione.
Esiste ormai da anni una città reale, quella che va dalla Provincia di Pistoia fino a Firenze, unita e coesa sotto tutti i profili (urbanistica, mobilità, economia, lavoro, servizi), e tante città amministrative frammentate.
La riforma Delrio intende offrire uno strumento per far combaciare la città reale con i poteri amministrativi. Inutile dire che questo strumento costituirà in futuro il grande volano per lo sviluppo. E noi non possiamo perdere un’occasione così epocale.
Roberto Bartoli
Membro dell’Assemblea Nazionale del PD