BARTOLI, OVVERO «ANDAR PER LANA E TORNARSENE TOSI»

La Nazione, 29 luglio 2015
La Nazione, 29 luglio 2015

PISTOIA. Ci piace assai la reazione con cui il chiarissimo professor Roberto Bartoli ha dato – come si dice – in escandescenze, dopo che noi avevamo pubblicato la sua sospensione di tre mesi per quella che lui chiama (inappropriatamente e ingiustamente: lui sa bene perché, dato che insegna diritto penale) la macchina del fango. Vuol dire che abbiamo fatto il nostro mestiere.

Ci piace perché, non sapendo come difendersi dalle proprie evidentissime colpe, fa quello che fanno tutti i colpevoli: le riversa sugli altri. Non c’è dubbio: Bartoli è comunista. E di quelli dell’ex-Urss.

Se alla Simona Laing, invece di riservare tonnellate di merda promessa, Bartoli avesse riservato anche solo quintali o semplicemente chili di fiori, la da lui cosiddetta macchina del fango si sarebbe mossa, oppure il prof. sarebbe stato spruzzato di estratti ed essenze da beato?

Per chi cercò di prendere il castello spazzando simbolicamente le strade della città di Pistoia (vedi), e poi finì col fare accordi degni del peggior democristianismo di ritorno, una registrazione di telefonata (che non è reato: e lui lo sa bene!) come quella alla Laing, non è certo una medaglia al valore né un attestato di prima comunione o di cresima; tantomeno per chi conta e ha un ruolo importante nella società in cui i cittadini comuni come noi sono costretti a vivere da parte di certa razza-padrona.

Bartoli spazza la città
Bartoli spazza la città

E poco ha da protestare, il chiarissimo prof., sulla da lui definita «scarsa serietà di certo sedicente giornalismo locale»: pensi umilmente a se stesso e si faccia un accurato esame di coscienza – se ne è capace – perché ne ha assolutamente bisogno se non ritiene che non sia serietà giornalistica mettere doverosamente al corrente il lettore – che è quello che paga il suo stipendio di cattedratico – di ciò che a lui, personaggio pubblico, accade: nel bene e nel male, nella merda e nei fiori.

È che il potere – a cui ormai, è chiarissimo, Bartoli aspira in maniera compulsivamente incontenibile – è un animalaccio. E in persone affette da “vassallismo imperiale”, animali da neo-Pd, provoca strani fenomeni: fa amare chi sembra che ci faccia comodo, fa sputare addosso chi pare non ci faccia più comodo. Gli andavamo bene, a Bartoli, quando gli facevamo campagna elettorale; gli andiamo male, anzi malissimo, ora che, utilitaristicamente, non gli torniamo più a mano.

Né più né meno di quanto è successo con la Laing che, ricorderà e ricorderete, cercò di tirargli la volata contro Bertinelli, ma, quando comodo non faceva più, fu gratificata di floreali epiteti di merda.

Scelga, però, Bartoli come vuole essere: le responsabilità – ce lo insegna proprio lui – sono personali. Noi continueremo a scrivere e pubblicare quello che sappiamo e che è nostro dovere dire; né aspetteremo il suo plauso: non è questo il nostro compenso. Pronti, ovviamente, a pubblicare anche la sua piena assoluzione, che – è quasi certo – verrà dal regionale dove il peso di un cattedratico abituato alle “mani di poker”, ha senz’altro il suo peso. La sostanza delle sue azioni, però, non cambia.

Lo possiamo, però, capire (e lo perdoniamo) se reagisce come reagisce, se scrive quel che scrive: partire con l’idea di ricoprire di merda la gente, e ritrovarsene doviziosamente zaffato da ogni parte, càpita solo ai pifferi di montagna.

E non è piacevole «andar per lana e tornarsene tosi»…

Leggi anche: https://www.linealibera.it/un-pd-sarcofago-in-una-citta-sarcofago/

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6 thoughts on “BARTOLI, OVVERO «ANDAR PER LANA E TORNARSENE TOSI»

  1. Ooh…ovvia…uno apre il PC e vede questo meraviglioso articolo e capisce che si…in fondo la vita è bella e merita almeno un sorriso. A me tutta stà storia induce alcune ulteriori riflessioni, alcune vecchie altre nuove.
    Lasciamo perdere il profilo umano del Bartoli che grazie alla telefonata emerge in tutta la sua statura, sorvoliamo pure sul fatto che questi è un esimio professore universitario (notizie attendibili danno i suoi studenti ancora a spanciarsi dal ridere), che dovrebbe sapere che il suo mestiere implica anche il dare l’esempio…ma, quello che mi chiedo…uno che vuol fare politica, con la P maiuscola, può essere così sprovveduto e maldestro da fare una telefonata del genere? Se questa è una prova di affidabilità e nervi saldi, gli elettori sono ben stati illuminati…e infine, quanto al povero PD pistoiese: cari compagnucci, la prossima volta certe incombenze affidatele a gente dotata di sufficiente autocontrollo da non farvi fare certe figure. Non siamo ancora lobotomizzati e siamo in grado, noi cittadini ed elettori, di fare due più due.(il richiamo alla Laing tra l’altro emana un odore decisamente sgradevole…cose alle quali in Toscana non siamo abituati…)
    Massimo Scalas
    PS. ancora mi chiedo cosa ci ha guadagnato il prof.
    NB. ormai la gente che notoriamente ha la memoria corta, aveva dimenticato, nella calura estiva, tutta la faccenda….ma siccome il signore in questione ama farsi del male ecco che ci risiamo….suvvia, diteglielo una buona volta che non è il caso…

  2. aah ecco!…ero io che non capivo…mi scusi Bartoli,…sono davvero mortificato… avessi capito prima: ora è chiaro che la Signora Laing è un potere forte contro il quale è quasi un atto d’eroismo fare quello che lei ha fatto. Insomma un po come Davide contro Golia. Ora è chiaro che il povero PD pistoiese ha rischiato l’osso del collo ad opporsi ai voleri di quella cattivissima Signora…una via di mezzo tra Putin, la Merkel e Schauble…e scommetto che vende farmaci taroccati. A questo punto ringrazi di esserne uscito vivo. Nel caso le servisse una soffitta dove nascondersi da rappresaglie e rastrellamenti mi faccia sapere che un buco lo si trova.
    Massimo Scalas

  3. Non posso, per adesso, che dire: Bentornato dalle vacanze, Massimo Scalas.! A volte con l’ironia intelligente e pungente si ottengono risultati anche assai superiori che con i discorsi “seriosi”. Speriamo che il Bartoli abbia capito a dovere.
    Piero Giovannelli

  4. Buona sera Piero!…grazie….mi permetta di dubitare sul fatto che abbia capito…se avesse capito all’epoca avrebbe chiesto scusa alla Laing, se ora capisse non farebbe ricorso.
    Alla prossima!

  5. Voto al sig.Scalas 30 e lode !!!!!!
    Consiglio al Bartoli: riprenda il suo libretto e torni al prossimo appello, preparandosi meglio!!!!!??????

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