BELLITI: «AUSPICO LA MASSIMA CHIAREZZA»

Palazzo di Giano
Palazzo di Giano

PISTOIA. Riportiamo le dichiarazioni pubbliche del vicesindaco Daniela Belliti e del presidente Copit, Antonio Di Zanni, rilasciate alla stampa. “Coerentemente con il comportamento di questa amministrazione, che vuole essere sempre improntato al principio della massima trasparenza nel rispetto delle istituzioni e nei confronti dei cittadini, la mia comunicazione intende informare correttamente il consiglio comunale di una vicenda che mi riguarda, penso in qualità della funzione pubblica che pro tempore sono stata chiamata a esercitare.

Nella mattinata di sabato ho ricevuto dal Tribunale di Pistoia, Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, la notifica della richiesta di proroga di un’indagine a mio carico, avviata il 4 giugno del 2013 e che vede coinvolte altre tre persone. Si tratta di Antonio Di Zanni, Presidente di Copit; Arnoldo Billwiller, dirigente all’epoca del servizio Mobilità; tale broker della Lombardia, incontrato, come altri broker, dall’azienda con incarico a titolo gratuito nell’ambito delle assicurazioni Rca degli autobus.

Nella notifica manca ogni minima o sommaria descrizione del fatto che mi viene imputato, e della relativa notizia. Nella richiesta di proroga delle indagini compare unicamente la qualificazione giuridica del fatto per cui sono indagata con il riferimento agli articoli del Codice Penale che si assume abbia violato (artt. 110, 56, 314, o 629 c.p.) L’ipotesi di reato sarebbe dunque quella di concorso in tentativo di peculato o estorsione. Al termine dei sei mesi, precisamente il 17 gennaio 2014, il pubblico ministero, ritenuti necessari ulteriori accertamenti, ha richiesto la proroga delle indagini. Oggi, a distanza di 10 mesi, quella richiesta mi viene comunicata come per legge. Successivamente il giudice per le indagini preliminari deciderà se accogliere o respingere la richiesta.

Una volta appresa la notizia, ho informato immediatamente il Sindaco al quale ho subito rappresentato la volontà di renderla pubblica, ritenendolo un atto doveroso per il ruolo da me ricoperto in questa città, e ho incaricato quale legale l’avv. Giovanni Sarteschi, di cui ho ovviamente la massima stima e fiducia, per la necessità di agire rapidamente al fine di chiarire i fatti. Ciò non toglie che, qualora i tempi e i modi lo rendessero opportuno, possa decidere in seguito di affidare la mia difesa ad un altro legale, e permettere così a Giovanni di esercitare esclusivamente il ruolo politico che gli compete in quest’aula nel momento in cui dovessimo tornare a discutere qui dell’argomento.

Ignorando, al momento, la specificità dei fatti che mi sono contestati, non posso che auspicare un rapido chiarimento della vicenda. che allo stato attuale non solo non conosco, ma nemmeno sono in grado di immaginare, essendo tali ipotesi di reato totalmente estranee al comportamento da me sempre tenuto sia nella dimensione pubblica sia nella dimensione privata. Sono perciò serena circa gli esiti di questa indagine, che – ne sono sicura – può scavare in profondità in ogni mia azione e parola, senza trovare alcun elemento di conferma circa gli addebiti provvisori che mi sarebbero mossi.

Vicesindaca Belliti e Presidente Copit [dal Tirreno web]
La Vicesindaca Belliti e il Presidente del Copit [Tirreno web]
Per questo stamattina, con il presidente di Copit Di Zanni, ho incontrato il dr. Grieco, titolare allo stato delle indagini, il quale ci ha riferito che l’indagine sarà presto riassegnata ad altro magistrato e dunque ci ha invitati a pazientare qualche giorno per poi ottenere i necessari chiarimenti dal nuovo titolare. Naturalmente ci siamo manifestati fin da subito disponibili ad una reale ed effettiva collaborazione con l’autorità giudiziaria e anche, qualora il pubblico ministero lo ritenga opportuno, a sottoporsi ad interrogatorio formale prima della chiusura delle indagini. Ovviamente mi riserverò anche di denunciare quanti avessero voluto calunniarmi, se dalle carte dell’inchiesta emergesse un profilo del genere.

Ci tengo fin da ora a precisare che, apparendo l’oggetto delle indagini riferirsi ad una vicenda che riguarda la gestione della azienda Copit Spa, che i rapporti con quest’ultima e con il suo presidente sono sempre stati ispirati alla funzione di indirizzo e controllo dell’azienda, indicando l’obiettivo del risanamento, della riduzione dei costi di gestione, e di un investimento forte sulla qualità del servizio. Tant’è che, come tutti voi sapete, grazie ad una spending review mirata e ad un efficientamento del servizio, Copit è passato da un disavanzo di oltre 1.400.000 euro del 2012 ad un utile di 162.000 euro nel 2013. Anche per quanto riguarda l’unico fatto che, congetturalmente, sembrerebbe emergere dai pochi elementi noti e che vi ho rappresentato, e cioè la modalità di affidamento del servizio delle assicurazioni per Copit, posso solo dire che grazie al lavoro effettuato dall’azienda e alle procedure ad evidenza pubblica seguite, il costo è stato ridotto del 20% in due anni, passando da 1.200.000 euro a circa 900.000 euro.

Questa è la dichiarazione pubblica che in questo momento il presidente Di Zanni ha rilasciato alla stampa:

“Nella mattinata di venerdì scorso ho ricevuto – ha affermato Di Zanni – dal Tribunale di Pistoia, Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, la notifica della richiesta di proroga di un’indagine a mio carico, avviata il 4 giugno del 2013 e che vede coinvolte altre tre persone. Si tratta del vice sindaco di Pistoia, Daniela Belliti, di un dirigente pubblico dell’amministrazione comunale e di un broker assicurativo con cui il Copit ha collaborato nel 2013, come con altri broker, con incarico a titolo gratuito nell’ambito delle assicurazioni Rca degli autobus. Nella notifica che mi è stata recapitata non vengono descritti in alcun modo fatti o circostanze che riguardano il mio operato e si fa esclusivamente riferimento alla qualificazione giuridica delle fattispecie per cui sono indagato, con il riferimento agli articoli del Codice Penale che si assume abbia violato (artt. 110, 56, 314 o 629 c.p., 353 c.2 o 353 bis). L’unico fatto che sembra emergere dagli atti potrebbe fare riferimento alle assicurazioni Rca del parco mezzi Copit. Su questo mi preme semplicemente evidenziare che le procedure a evidenza pubblica seguite dall’azienda nel 2013 e nel 2014 sotto la mia gestione hanno consentito una rilevante riduzione di questa voce di costo del bilancio, passata dai quasi 1.200.000 euro del 2012 ai poco più di 1.100.000 euro del 2013 e ai meno di 900.000 euro del preconsuntivo 2014. Voce di costo, quella delle assicurazioni Rca, che in passato era invece cresciuta dai circa 700.000 euro del 2010 a quasi 1 milione del 2011 e, appunto, a poco meno di 1.200.000 euro del 2012. Tutto questo in una società, come il Copit, che nel 2012 perdeva quasi un milione e mezzo di euro e che nel 2013 ha chiuso il bilancio in utile come poche altre aziende del suo settore in Toscana e in Italia; utile che quasi certamente verrà confermato anche nel 2014 grazie a una seria opera di efficientamento e di spending review a tutti livelli dell’organizzazione che dura da poco più di 2 anni. Ci tengo a precisare, inoltre, che per tutto quello che riguarda la gestione operativa dell’azienda e, quindi, anche l’ambito di attività delle assicurazioni sui mezzi, ho regolarmente informato in termini assolutamente generali l’Amministrazione Comunale e gli altri Azionisti del Copit, riservando agli organi di amministrazione della società la trattazione puntuale di questo tipo di argomenti. Naturalmente, appena appresa la notizia, ho subito condiviso con il mio legale e con il Sindaco la volontà di renderla pubblica, ritenendolo un atto doveroso nei confronti di chi mi ha nominato e per il ruolo da me ricoperto. Avendo sempre operato in maniera assolutamente onesta, corretta e trasparente e nell’esclusivo interesse pubblico dell’azienda che sono stato chiamato a guidare nell’estate del 2012, posso solo auspicare che sia fatta, il prima possibile, completa chiarezza su questa vicenda. Perciò, questa mattina mi sono recato con il Vice Sindaco e con mio avvocato dal titolare delle indagini, per dare la mia totale disponibilità all’Autorità Giudiziaria nell’accertamento dei fatti”.

“Mi sembrano, questi – conclude la Vicesindaca –, risultati che denotano soltanto buona amministrazione e una gestione della società, in linea con il mandato dei soci pubblici ed in particolare del Comune di Pistoia, attenta agli interessi generali e al corretto uso di risorse pubbliche”.

[balloni – comune pt]

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