BENE L’UTILIZZO DELLE BORRACCE A SCUOLA MA CHE ACQUA CI VIENE MESSA?

Le borracce saranno distribuite a scuola ai bambini delle scuole elementari

PISTOIA. Il comitato la scuola è dei bambini, Abc Alleanza Beni Comuni, Obiettivo Periferia e Acquabenecomune Pistoia e Valdinievole hanno inviato al sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e ai dirigenti scolastici delle scuole del Comune la richiesta di analisi dell’acqua destinata al consumo umano.

“I genitori – spiegano in una nota i comitati — apprezzano l’uso della borraccia a scuola ma allo stesso tempo sono preoccupati dell’acqua che ci mettono dentro.

Sul nostro territorio ci sono diverse criticità quindi un controllo più accurato e la divulgazioni delle analisi complete crediamo sia tranquillizzante per i genitori dei bimbi a scuola”

Al Sindaco del Comune di Pistoia  ’

e, p.c.

Ai Dirigenti Scolastici delle scuole del Comune di Pistoia

OGGETTO: Istituti Scolastici in Provincia di Pistoia.- Richiesta analisi acqua destinata al consumo umano.

La qualità dell’acqua destinata al consumo umano è disciplinata, ai sensi della Direttiva 98/83/CE, dal D.Lvo 31/2001, il quale si applica a tutte le acque destinate all’uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande, sia in ambito domestico che nelle imprese alimentari, a prescindere dalla loro origine e dal tipo di fornitura.

La dizione “qualità dell’acqua destinata al consumo umano” implica, oltre all’uso potabile, anche il contatto dell’acqua con il corpo umano durante le varie pratiche di lavaggio, tenendo conto sia della popolazione media, adulta e sana, che delle fasce sensibili quali bambini, anziani e malati.

I bambini appunto!

In questi giorni abbiamo appreso che le bottiglie di acqua minerale non verranno più fornite ai bambini durante il pasto e che il Comune di Pistoia regalerà delle borracce ai bambini di tutte le scuole sulla scia di ciò che PubliAcqua aveva già fatto in passato.

La lettera inviata al sindaco e ai dirigenti scolastici

Considerato che molte fontanelle nelle scuole non funzionano, i bambini saranno costretti a riempire le borracce regalate dal Comune con l’acqua dei rubinetti collocati nei servizi igienici.

In passato, tramite le azioni condotte da Associazioni e Comitati, è stato appurato che l’acqua superficiale utilizzata dal servizio idrico ha livelli al di sotto degli standard minimi che corrisponde alla categoria A3, non solo per il parametro temperatura, ma anche per solfati e nitrati.

Questione arginata da una norma della Regione Toscana che ha risolto il problema introducendo un’altra categoria qualitativa, la SUB A3 , inferiore alla categoria A3.

L’accesso all’acqua potabile e sicura da parte dei bambini che frequentano le scuole è un diritto fondamentale e universale come evidenziato peraltro dalla Risoluzione della Assemblea delle Nazioni Unite 64/92 del 28 luglio 2010.

Tutti gli organi che operano nel settore della distribuzione dell’acqua nelle scuole hanno pertanto l’obbligo della massima trasparenza riguardo alla potabilità di un bene essenziale per la salute dei nostri bambini.

Chiediamo quindi che vengano effettuate analisi, complete sull’acqua erogata in tutte le scuole della nostra Provincia, al fine di rilevare eventuali presenze di tricloreoetilene, teratracloroetilene, dicloroetilene, cloruro di vinile, fibre di amianto, ampa, glifosato e altri pesticidi nonchè la misurazione delle fibre di amianto, visto che ancora ci sono tubature obsolete fatte con questo materiale altamente cancerogeno.

Chiediamo inoltre che dei risultati delle analisi vengano edotti tutti i genitori dei bambini che frequentano le scuole anche tramite affissione nelle bacheche di ogni istituto.

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