Cinque anni fa Bimbominkia chiese, lacrimoso, aiuto a noi: e lo ebbe. Tradì noi e chi lo aveva aiutato. Tradì, poi, anche il Nerozzi e sua moglie, lasciata in mano ai mescolii dell’Aveta e del Ciottoli, che s’intende solo di bottarga e nemmen troppo bene. Oggi siamo alle solite, cari mestichiere & Torre-si/Torre-no… Ma il Romiti che entra in consiglio come Italia Viva che è bell’e morta da un pezzo? Sai come venderà meglio le bullette e le viti!
GIUNTA BIS: E COM’È BRAVA,
DUE PICCION CON UNA FAVA!
Seguendo la nostra Linea Libera – una, indipendente e repubblicana –, contraria ai trojai e alle mischie, tanto care a chi parte per risanare e finisce con l’inciuciare secondo gli insegnamenti del La Pietra-Plastilina, anche sul pezzo del Tirreno (che ancor oggi continua a sbagliare i cognomi della gente, come quando arrivò a Pistoja nel lontano 1989) ho fatto la mia parte, spostando l’Avvanzo e dando il suo posto all’Ambra. Che si è talmente non-apparentata con la destra, che alla fine s’è sposata col Ciottolo d’Ombrone, segatura ed agnellone.
A questo punto il sostituto Giuseppe Grieco lo avrà capito o no perché io non mi sia iscritto a FdI? Era tanto preoccupato, quando me lo chiedeva, tre anni fa, dinanzi alla sfinge-Gaspari… Ma forse era l’emozione di trovarsi dinanzi un animale preistorico strano come me: che difficilmente sbarroccia a destra e a sinistra, come fanno senza tanti problemi i progressisti dello stile di certi magistrati pistojesi.
L’Ambra a luglio od anche agosto, presso al Ciottolo sta a posto. Tutto torna e il buon Nerozzi fa lo strolago di Brozzi.
Già, perché anche di questo si deve parlare. Del ruolo a presa di culo che il Benesperi (falso, inaffidabile e calunniatore) e il Ciottoli (falso in aula, inaffidabile e calunniatore spudorato anche lui) hanno affibbiato a chi ha retto sulla propria spalla, come un Atlante, il mondo farlocco della destra aglianese. Una destra che soffre, tutta, dello stesso mal di mare della mellétta blimundica di Agrùmia.
Traditori degli amici, traditori dei parenti, traditori degli ospiti, traditori perfino di se stessi se, da tanto, può derivare un vantaggio, sia pur piccolo.
Ricordate il teorema di Giovanni Verga su sesso e denaro? Rileggetelo qui. Oggi, cari compagni catto-progressisti, che vi sacrificate per il bene (o il pène in quel posto di Agliana?), la storia che avete disegnato da Mani Pulite in poi indica che la coerenza fa la fine dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò: scomunicato perché non riconosce il potere tirannico del papa cima-di-rapa.
Nel mondo del sesso fluido, degli uteri in affitto, dei politici in soffritto, del rovescio e del diritto, della Festa dell’Unit-lgbtqqia+: l’essenziale è essere mutanti, fluidi, majonese e ignoranti.
Non conta il mucchio delle regole del corretto rapporto di onestà con gli altri, a cui chiedi il voto e ai quali, ricevùtolo, secchi lo scròto. Ve la ricordate la strega nel Marchese del Grillo? Minaccia Sordi dicendogli se non le dà i soldi «te faccio seccà li cojoni».
D’altra parte, per un certo verso, bisogna pur perdonare anche al Nerozzi. Cosa di preciso?
Di aver, sì, retto in piedi il Benesperi per un bis[chero] in un nuovo quinquennio, senza avergli – come si dice – strizzato le palle a dovere. Bisogna perdonargli perché il… sospensorio del Benesperi non si è mai accorto che Luca li cojoni manco sapeva da che parte stessero. Ed è ancora lì che se li cerca, senza rendersi conto di averli già trovati e parecchi.
Tutti quelli che lo hanno votato, per esempio. Proprio lui, il grande che sta ritto non per scelta di auto-erezione, ma per maneggio-sostegno offertogli dall’Ambra. Quella che monta a Prato e scende a Zambra.
Cinque anni fa Bimbominkia chiese, lacrimoso, aiuto a noi: e lo ebbe. Tradì noi e chi lo aveva aiutato. Tradì, poi, anche il Nerozzi e sua moglie, lasciata in mano ai mescolii dell’Aveta e del Ciottoli, che s’intende solo di bottarga e nemmen troppo bene. Oggi siamo alle solite, cari mestichiere & Torre-si/Torre-no.
La Piera Salvi parla di possibile presidenza del con[s]iglio al Nerozzi. Io credo di più al Tirreno anche se sbaglia i nomi (e i cognomi della Gherardi).
Perché con 11 consiglieri in mano, chi glielo fa fare a Minkietto dal Ciuffo di concedere regali a chi lui ha già tradito anche se poi ne è stato tenuto in vita? Aiùtalo, Ambra, ché lui si aiuta!
Ma attenta al lato B…!
Edoardo Bianchini
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