BERTINELLI, IL SINDACO CHE NON ASCOLTA

Il Sindaco Samuele Bertinelli
Il Sindaco Bertinelli non ascolta nessuno

PISTOIA. Un lettore ci scrive:

Gent.mo Bianchini,
le scrivo per dirle che condivido pienamente la sua risposta “Caro Samuele, non bastano chiese e musei” a quello che la portavoce del Sindaco di Pistoia, Marta Quilici, ha scritto su Pistoia Capitale della Cultura.

Già un anno fa ho mandato una lettera al Dott. Bertinelli tramite il giornale on line “La Voce di Pistoia”, lettera alla quale non è mai seguita alcuna risposta. Le allego il testo di quello che avevo scritto.

Un cordiale saluto

Alessandro Orlando

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Gent.mo Dott. Bertinelli,
una delle figure di spicco nella storia del nostro Paese, Don Luigi Sturzo, nel decalogo del buon politico elencava anche questa regola: “…aver cura delle piccole oneste esigenze del singolo cittadino come se fosse un affare importante è buon metodo politico”.

Anche se ciò appare come niente di particolarmente straordinario, sembra che nel suo caso sia di difficile attuazione.

Io mi domando e Le domando come sia possibile svolgere il proprio mandato senza scendere in strada tra la gente, ascoltare i propri concittadini e farsi carico dei loro problemi, piccoli o grandi essi siano.

Un politico, a qualunque schieramento appartenga e a maggior ragione il Sindaco di una città, dovrebbe coltivare e sviluppare nel proprio animo un’alta capacità di ascolto. Tutto ciò è indispensabile per fare bene il proprio lavoro. Solo così, infatti, è possibile prendere a cuore i mille problemi che affliggono i giovani, gli anziani, i disoccupati, gli emarginati, i commercianti, insomma i cittadini ovvero coloro che in buona parte vanno a formare anche quella nutrita schiera di elettori che Le hanno dato fiducia nel maggio del 2012.

È certo che non sarà possibile trovare per ciascuno una risposta risolutiva, ma almeno servirà a dimostrare che il Sindaco di Pistoia è vicino alla gente e l’ascolta.

Lo svolgimento del proprio mandato per quanto venga attuato in maniera proficua e responsabile (qualità che nessuno le nega), se chiuso nelle stanze del proprio Palazzo, diventa alquanto inadeguato al ruolo che Lei ricopre.

Le presenze del “Primo Cittadino” dovute ad inaugurazioni o eventi che coinvolgono la vita della città sono doverose ma non bastano. È anche necessario confrontarsi con la gente comune, con il popolo. Questo contatto serve e se manca, mi creda, si trasformerà in una forte emorragia di consensi alle prossime elezioni comunali.

Dott. Bertinelli, segua il mio consiglio, scenda con un taccuino in mano ed una penna nel taschino, almeno un giorno alla settimana tra i pistoiesi e verifichi di persona prendendo nota delle condizioni dei giardini, delle piazze, di alcune scuole, delle strade, dei vicoli del centro, della viabilità e, soprattutto ascolti la gente, si fermi a parlare ed accolga tutte le istanze più o meno importanti che i suoi concittadini Le faranno, anche quelle che a suo giudizio appariranno insignificanti.

Dott. Bertinelli mi creda, farà bene a Lei, a Pistoia, a noi tutti.

Alessandro Orlando

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