PISTOIA. Sta proprio a ridosso della linea ferroviaria Porrettana. Dietro viale Adua, attiguo alle Panconi. È il nuovo parcheggio, inaugurato, stamani, con un’inspiegabile mezzora di ritardo, dal Sindaco Bertinelli. Novanta posti auto circa, gratuito, con un ticket di 90 centesimi, valido per l’intera giornata, per coloro che, oltre a parcheggiare l’automobile, vorranno servirsi anche del bus-navetta che porta fino alla stazione.
«Il progetto – ha detto il Sindaco con la fascia tricolore –, che ha radici lontane, è quello di ridurre ulteriormente il transito su gomma e favorire, incrementandolo, il polo-verde urbano: questa area di verde incolto che domina lo sguardo e che appartiene alla Provincia, occorre necessariamente trasformarla in un parco, approfittando oltretutto dell’altra area di sosta che sta davanti la Piscina. Dopo il parcheggio Cellini e quello di via Cavallotti, ecco il terzo snodo, penultimo di un quadrato che si risolverà con l’apertura del parcheggio a Pistoia sud».
L’idea non è male, anche se il numero dei posti-auto non potrà certo soddisfare una robusta eventuale affluenza di automobilisti. Occorrerebbe forse, nell’augurio che non sia già tardi, creare una vera e propria metropolitana di superficie che congiunga, costantemente, Pracchia con la stazione ferroviaria, attivando così, realmente, un servizio pubblico che riduca, corposamente, l’uso dei veicoli privati, favorendo, contemporaneamente, l’attivazione di piccoli treni-metropolitani che dovrebbero fare la spola, ad intervalli regolari, tra la stazione centrale e la bisettrice nord-ovest della città e della fetta della sua provincia che guarda l’Appennino.
Proprio mentre il Sindaco taglia il nastro, confusa tra gli studenti appena usciti dall’Istituto secondario superiore attiguo al parcheggio, una signora lamenta il degrado del sottopasso pedonale di via Savonarola.
«È un letamaio – urla, la donna, ma senza fermarsi –. Tutte le volte che piove si allaga e diventa impraticabile, per non parlare della pavimentazione, sconnessa e pericolosa».
L’inaugurazione procede. I tecnici illustrano ai pochissimi curiosi la modalità del servizio, sottolineando la gratuità del parcheggio e la tariffa, oggettivamente popolare, dell’abbinamento eventuale con il servizio bus. Anche per loro, però, la panacea dell’offerta si realizzerebbe perfettamente qualora, sulla strada ferrata che costeggia il parcheggio, transitassero piccoli convogli ferroviari capaci di snellire ulteriormente il traffico stradale.
A Palazzo di Giano e alla Breda, a questo, in tutti questi anni, non hanno avuto il tempo di pensarci!
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