BERTINELLI, ULISSE & LE SIRENE

anche Bertinelli ha le sue Sirene (e i suoi scogli)
anche Bertinelli ha le sue Sirene (e i suoi scogli)

PER CHI se le aspettasse con la coda di pesce, dispiace dover dare una delusione: le Sirene erano, all’origine, dei volatili. Come volatili – ma non per questo meno reali e crude – sono le cure che in questo momento tormentano la Giunta Bertinelli.

Segnaliamo tre grossi scogli con altrettante Sirene? Eccoli, in ordine:

  • Leggere la città
  • Il concorso di idee per piazza dello Spirito Santo
  • L’esenzione delle tasse sulle abitazioni classificate catastalmente A/4–A/5, cioè le coloniche e le popolari.

È qui che le Sirene cantano (e talvolta urlano) nelle segrete stanze del compostissimo e solenne Palazzo di Giano.

1. Leggere la città – dicono di sottobanco – sarebbe stata portata avanti… a estrogeni, quanto a numeri. Molte delle presenze sarebbero state classi e scuole. Comunque, aldilà di ogni altra considerazione, avere speso 84mila € per 4-5mila persone (16,8 € a testa nell’ipotesi più favorevole) è comunque una cifra rilevante, anche se i soldini vengono dal beneficentissimus Ivano Paci o da altri ancora.

2. Il concorso di idee Spirito Santo, specie dopo i rilievi del gruppo di designer/architetti contestatori (vedi) è, almeno a nostro giudizio, imbarazzante ben più del dovuto.

3. L’esenzione, infine, delle tasse su cui – sembra – c’è maretta in maggioranza, è un problema (e in filosofia i problemi non sono risolvibili come in aritmetica…) che si addensa intorno ai ritardi micidiali della nostra pubblica amministrazione: il Catasto non in regola fa sì che una colonica A/4 in Sant’Alessio, ristrutturata e del valore di un milione di €, rischi (e chissà come sono contenti i proprietari!) di essere esentata dagli ‘espropri’ tassal-comunali. Vi sembra una cosa normale?

E ora riflettete. La Giunta non è forse in mezzo agli scogli delle Sirene?

direttore@linealibera.it

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