PISTOIA. Il consigliere Andrea Betti ha presentato al Sindaco l’interrogazione che segue:
Nel nostro Paese sono in vigore norme che impongono a chi vende frutta e verdura fresche un’etichettatura con determinate caratteristiche obbligatorie. Tali norme sono contenute nel Decreto Legislativo n. 306 del 2002, in vigore dal 2003, che ha recepito una Direttiva europea in materia (Ce 2200/96).
L’obbligo riguarda sia i prodotti confezionati, sia quelli venduti sfusi. In entrambi i casi, vanno presentate in modo chiaro e leggibile alcune indicazioni sulla natura del prodotto, la sua origine e le sue caratteristiche commerciali. L’etichettatura non è obbligatoria soltanto per gli agricoltori che vendono i loro prodotti direttamente al consumatore.
Per i prodotti venduti sfusi al dettaglio, il rivenditore deve apporre sulla merce un cartello, sul quale figurino in caratteri chiari e leggibili le indicazioni relative a:
- varietà (ad esempio, “arance tarocco”);
- origine del prodotto (Paese d’origine ed eventualmente zona di produzione);
- categoria (I, II, Extra, in relazione alle caratteristiche specifiche del prodotto);
- eventuali additivi aggiunti per il trattamento di superficie della frutta;
- eventuale calibro (facoltativo).
Tale obbligo è soggetto alla sanzione amministrativa che va da 350 a 15.500.
Riscontrato, attraverso sopralluoghi su segnalazioni di cittadini, che tale obbligo non è rispettato nei mercati di frutta e verdura cittadini e vista l’importanza della norma a tutela del consumatore sulla trasparenza della provenienza della merce alimentare, non comprendendo l’inattività di controllo.
Si interroga per sapere il motivo del non rispetto della normativa e quali sono state le attività degli addetti al controllo riguardo a quanto detto.
Andrea Betti