
PISTOIA. Nella seduta di lunedì 12 ottobre, il capogruppo di Pistoia Spirito Libero Andrea Betti ha presentato l’interpellanza relativa alla pista ciclabile di via Fucini e via Betti, definita un “monumento all’assurdità e all’inutilità”. Il consigliere ha fatto notare che la pista “finisce nel nulla, a chilometri di distanza dalla via ciclabile più vicina” e ha chiesto quale sia la logica di tale opera e se potrebbe essere smantellata e trasformata in posti auto a disposizione dei residenti, con alcuni stalli riservati ai disabili.
L’assessore alla mobilità Belliti ha spiegato che uno degli obiettivi del lavoro avviato di revisione del Piano Urbano della Mobilità sostenibile è quello di procedere al riordino e al collegamento delle piste ciclabili. Quelle di via Fucini e via Betti erano state inserire in un più ampio “programma per la realizzazione degli itinerari ciclabili e pedonali” redatto nel 1991 e non portato a compimento. Rispetto alla conversione in posti auto, l’assessore ha spiegato che la geometria della sede stradale non permette tale operazione poiché non sarebbe garantita la presenza di un adeguato marciapiede.
“In ogni caso – ha concluso Belliti –, proprio perché l’Amministrazione comunale è tornata a investire significativamente nella realizzazione delle piste ciclabili, non è opportuno procedere a una conversione, anzi è necessario proseguire negli investimenti sulla mobilità dolce, raccordando questi tratti isolati in un itinerario continuo, come abbiamo iniziato a fare con la pista da piazza Oplà, via degli Armeni, e la pista che da via dei Macelli prosegue da Porta San Marco lungo viale Arcadia”.
L’ultimo punto all’ordine del giorno è stato presentato dall’assessore Mario Tuci e ha riguardato l’acquisizione da privati di un terreno già occupato per la realizzazione della corsia di accelerazione del raccordo autostradale nei pressi dell’ospedale San Jacopo.

“L’area – ha ribadito l’assessore – non è mai stata espropriata. Per questo, è indispensabile e urgente acquisire l’area occupata senza titolo dall’Amministrazione e già di uso pubblico”.
L’acquisizione dell’area comporta una spesa di oltre 11 mila euro, importo finanziato con contributo della Regione Toscana. Forte contrarietà è stata espressa dal Movimento 5 stelle.
Come ha spiegato, durante la dichiarazione di voto, Del Bino “non sappiamo se la stima è più o meno corretta e ci sembra sempre inappropriato nei confronti dei cittadini costruire un’opera pubblica occupando abusivamente un terreno e solo dopo fare un esproprio, oltretutto spendendo anche di più. Inoltre, il piano delle alienazioni andava modificato e riportato in consiglio comunale con le modifiche apportate”. Su quest’ultimo punto hanno insistito anche altri consiglieri, tra cui Gonfiantini del Pd. Capecchi di Pistoia Domani ha ricordato che alcune proposte presentate dal proprio gruppo consiliare durante la commissione sono state accolte del testo della delibera. Tra queste, che il prezzo di acquisizione concordato “è frutto dell’applicazione di alcuni criteri di indennizzo che non quantificano al metro quadro il valore dell’area”.
La delibera sull’acquisizione del terreno è stata approvata con 17 voti favorevoli (Pd, Pistoia Spirito Libero, Federazione della sinistra), 3 contrari (Movimento 5 stelle), 2 astenuti (Forza Italia).
[comune pistoia]