PISTOIA. Il Consigliere Andrea Betti ha presentato la seguente interpellanza sulle auto con targhe straniere che circolano sul territorio comunale e che, spesso, nascondono comportamenti truffaldini sia sotto il profilo di rilevanza legata al Codice della strada, sia sotto quello dello sfruttamento del lavoro.
Ecco il testo:
INTERPELLANZA TARGHE STRANIERE SU STRADE COMUNALI
PREMESSO CHE
– l’articolo 132, Titolo IV, del nuovo Codice della Strada “Circolazione dei veicoli
immatricolati negli stati esteri” sancisce che tutti gli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi immatricolati in uno Stato estero che abbiano già adempiuto alle formalità doganali o a quelle di cui all’articolo 53, comma 2, del Decreto Legge 30 agosto 1993 n. 331, sono ammessi a circolare in Italia per la durata massima di un anno, in base al certificato di immatricolazione dello Stato di origine;
– il comma 4 regola l’interdizione all’accesso sul territorio nazionale nel caso in cui si verifichi il mancato rispetto della norma dettata dall’articolo 132 del Codice della Strada;
– il comma 5 del suddetto articolo prevede una sanzione amministrativa del pagamento della somma da Euro 84,00 ad Euro 335,00 per chiunque violi le disposizioni dettate dal comma 1 dello stesso;
RILEVATO CHE
– il Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Servizio Polizia Stradale, con nota n. 300/A/27794/111/56 del 24 ottobre 2007, ha ritenuto che nei confronti dei conducenti dei suddetti veicoli siano applicabili le disposizioni dell’articolo 132 del Codice della Strada con le relative sanzioni di cui al comma 5 del medesimo articolo;
– ovvero i cittadini appartenenti alla U.E., i quali dopo aver acquisito la residenza in Italia, continuano a circolare con i veicoli di loro proprietà sul territorio italiano muniti di documenti di circolazione e targhe dello stato estero, senza aver provveduto alla nazionalizzazione dei veicoli stessi attraverso la loro immatricolazione con targhe e documenti italiani – incorrono alle sanzioni amministrative da Euro 84,00 ad Euro 335,00;
CONSIDERATO CHE
– in altri Comuni la problematica esposta è stata affrontata verificando le irregolarità e ponendo sotto sequestro automobili con targhe e proprietari stranieri ma con residenza italiana;
– dal 26 maggio 2014 al 1 giugno 2014 la Polizia stradale ha condotto una fruttuosa e importante verifica di controlli di mezzi sulle strade provinciali con professionalità e puntualità:
– Sulle nostre strade circolano sempre più veicoli con rimorchi e autotreni con targhe straniere, spesso si tratta di aziende nate surrettiziamente nei Paesi dell’Est che vengono ad operare in Italia, svolgendo attività di trasporto domestico ed applicando ai lavoratori: contratti, contribuzione sociale ed assicurativa dei Paesi in cui hanno sede legale, potendo così praticare forti ribassi sui prezzi del servizio di trasporto, superiori al 20 per cento. Vi è inoltre un uso distorto del cabotaggio, da parte di vettori stranieri, per il contrasto del quale risultano al momento del tutto insufficienti i sistemi di controllo su strada fin qui praticati dalle autorità competenti. Esistono inoltre imprese italiane che, forzando la normativa prevista dalla direttiva 96/71 che consente il distacco dei lavoratori effettuato nel quadro di una prestazione di servizi, utilizzano lavoratori assunti da agenzie interinali rumene, per i quali è previsto l’applicazione dei regimi assicurativi e previdenziali del paese di origine. In questo caso il costo del lavoratore si attesta circa a 15 mila euro all’anno, molto al di sotto di quanto costa effettivamente un’autista italiano alle dipendenze delle nostre aziende che applicano regolarmente il contratto di lavoro vigente e la contribuzione italiana.
SI INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per conoscere:
- 1) se l’Amministrazione comunale sia al corrente della problematica esposta in narrativa;
- 2) quali azioni intende intraprendere la Polizia Municipale al fine di contrastare tale fenomeno in espansione ed attenersi alla normativa vigente in materia;
- 3) quanti casi irregolari risulterebbero in essere nella città di Pistoia e quali azioni siano state intraprese nei confronti dei proprietari dei veicoli che non abbiano provveduto tempestivamente alla loro regolarizzazione.
Andrea Betti
Bravo Betti.
Quantomeno una interrogazione del genere dimostra un notevole spirito di osservazione delle cose che accadono intorno a noi, nonché la volontà di documentarsi su una materia che a me personalmente risulterebbe assai ostica.
E’ così che gli eletti dai cittadini dovrebbero fare, indipendentemente dal loro “colore” politico.
Piero Giovannelli
Bravo il Betti, anche io mi unisco. Ma non c’è una quota di automezzi che circolano sul territorio che sono intestati a realtà “fantasma”? Mi riferisco ai mezzi di servizio di proprietà dell’Apr. E quelli, come li vogliamo classificare? Ne avranno parlato in Regione al governatore Rossi? Altrimenti gliene parlerò io…. non s’avessero a dimenticare o condonare….
Un caro saluto A Romiti