CARMIGNANO-QUARRATA. È di oggi l’appello ai Sindaci dei Comuni interessati dal progetto Bio-distretto del Montalbano contro l’utilizzo dei fitosanitari ad azione diserbante e geodisinfestanti su suolo pubblico.
Oggetto: invito ad abbandonare definitivamente l’uso di fitosanitari ad azione diserbante e geodisinfestante su suolo pubblico, nel rispetto della legge Regionale 36/99 e della Delibera della Giunta della Regione n. 821 del 4/08/2015, rinunciando alle possibilità di deroghe ivi contemplate.
Invito altresì a una vigilanza reale e rigorosa sui privati, affinché rispettino le summenzionate norme sia in ambito extra-agricolo sia, ove previsto, agricolo, nonché le nuove norme sul Patentino Fitofarmaci entrate in vigore dal 26/11/2015.
Cari Sindaci del Montalbano, con la ripresa vegetativa è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti nel nostro territorio interessato al progetto Bio-distretto!
Ci siamo chiesti per anni: possibile che non si trovi alternativa all’uso dell’erbicida per contenere l’esubero di vegetazione sui ciglioni pubblici, sui marciapiedi cittadini, a ridosso di parchi giochi per bambini, sui lastricati di borghi antichi magari protetti dalle Belle Arti? Possibile che tutti quei privati che usano il veleno anziché il falcetto nei pressi della propria e altrui abitazione, a ridosso della strada, senza cartellonistica preventiva né recinzione dell’area trattata non siano sanciti? Che i Vigili Urbani passino senza “vedere”, e di anno in anno si ripetano gli stessi illeciti nelle stesse zone? Sicuramente tutto ciò non deve succedere più!
Il mancato rispetto di una legge che già esiste da 17 anni da parte dei privati, la mancata volontà di ricercare alternative valide da parte delle amministrazioni pubbliche che ancora ricorrono al diserbo chimico, non passa inosservata. Il diserbo si manifesta palese con orribili strisciate di erba prima rossiccia, poi gialla, infine nera, che stridono quanto meno con l’immagine turistica che la nostra Toscana ha conquistato o che si vuol conquistare nelle sue zone “minori”, quali ad esempio il Montalbano.
Le strisciate di diserbo parlano di veleno agli occhi dei nostri cittadini e dei turisti, e il veleno non invoglia quanto meno a comprare prodotti tipici! Ma ovviamente non è solo un problema economico: sappiamo tutti che nel 2015 l’Agenzia Internazionale Ricerca sul Cancro, operante all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha annoverato il glifosate, l’agente erbicida più venduto al mondo, nella lista nera dei sicuri cancerogeni per gli animali, probabili per l’uomo.
E pure la nostra Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare conferma che, quand’anche non bastasse il solo glifosate, esiste un rischio cumulativo sull’incidenza di tumori e non solo, derivante dall’esposizione a sostanze analoghe, quindi a tutti i fitofarmaci. D’altronde la nostra Giunta Regionale, nell’agosto dello scorso anno, proprio su questo argomento ha deciso di invocare il principio di precauzione, vietando l’uso non agricolo del glifosate.
L’Associazione Bio-Distretto del Montalbano attraverso la sua Commissione Pesticidi, chiede quindi ai Sindaci del Montalbano, responsabili della buona salute dei loro cittadini, l’impegno a intraprendere, o a rafforzare, un percorso virtuoso per la salute e la bellezza del territorio:
- proponendosi ad esempio di buone pratiche sostenibili, alcune delle quali già in atto in alcuni Comuni del Montalbano, quindi non utilizzando diserbante di sintesi per pulire le aree pubbliche ma piuttosto sfalcio/competizione con specie erbose nane o decorative, pirodiserbo, pacciamatura, risigillatura delle piastrelle, sversamento eventuale di aceto, etc.
- rinunciando definitivamente ad andare in deroga alla legge 36/99 con la richiesta di nulla-osta della Asl per trattamenti diserbanti o geodisinfestanti a meno di 10 metri da abitazioni o strade di pubblico passaggio, consapevoli di non poter comunque, spesso, garantire l’inagibilità delle aree trattate per le 48 ore minime previste dalla legge;
- facendo pressione su quei soggetti pubblici, come Anas, Trenitalia, etc., che potrebbero valutare, in accordo con i Comuni, procedure diverse di contenimento dell’erba a salvaguardia della salute e del paesaggio. In Svizzera, ad esempio, vengono usati greggi tosaerba sulle scarpate ferroviarie.
- sensibilizzando/istruendo il proprio corpo di Vigili Urbani sulla necessità di vigilare sul rispetto della legge regionale, 36/99, nonché sulle delibere successive in materia, come la 821 del 15/08/2015, nonché sulle nuove norme sul Patentino Fitofarmaci, entrate in vigore dal 26/11/2015, facilitando quindi ai cittadini la denuncia di illeciti di cui siano stati testimoni ai Vigili Urbani stessi, come primo sportello accessibile sul territorio.
- effettuando quindi rigidi controlli sui privati, per accertare il rispetto delle distanze minime del trattamento diserbante o geodisinfestante dalle abitazioni, dalle aree di pubblico passaggio, da fiumi/stagni/lagune, il possesso del patentino previsto, l’avvenuta richiesta di nulla-osta alla Usl di competenza, il collocamento della cartellonistica preventiva, l’assicurata inagibilità alla zona trattata per almeno 48 ore, e di sanzionare tutti gli illeciti come previsto chiaramente dalla LR 36/99 stessa.
Certi del vostro intervento a tutela della salute pubblica, del benessere dei cittadini, soprattutto quelli appartenenti alla fasce più deboli come i bambini, e della salvaguardia del nostro territorio, già in parte gravemente degradato, esprimiamo fiduciosi i nostri cordiali saluti.
Associazione Bio-distretto del Montalbano