Insieme al Presidente del Consorzio, Marco Bottino presenti il Sindaco, Matteo Biffoni e l’Assesore alla Città Curata Cristina Sanzò che commentano concordi: “il primo passo per un nuovo spazio sicuro e fruibile in città”
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PRATO. Sono appena terminati i lavori di ripulitura e risanamento delle sponde del Bisenzio per oltre un chilometro a monte e a valle del Ponte Datini: si è tenuto ieri mattina il sopralluogo sulle opere eseguite da parte del sindaco Matteo Biffoni, dell’assessore alla città Curata Cristina Sanzò e di Marco Bottino, presidente del Consorzio 3 Medio Valdarno, che ha effettuato gli interventi.
I lavori si sono svolti nel mese di febbraio e il costo è stato di circa 17 mila euro.
I tratti del Bisenzio interessati dagli interventi sono stati 340 metri di sponda e area tra riva e argine, a monte del ponte Datini nella sponda sinistra; 700 metri di sponda destra tra il ponte Datini e la Ferrovia FI-LU; 270 metri di barre fluviali nel tratto destro tra il ponte Datini e la Ferrovia FI-LU.
Soddisfatto il sindaco Matteo Biffoni: “L’intervento effettuato di messa in sicurezza del letto del fiume ha permesso di recuperare degli spazi che prima erano inaccessibili e far riemergere un’area verde cittadina bellissima, che sarà fruibile a tutti anche per l’attività fisica all’aperto”.
Gli interventi sono stati effettuati per verificare lo stato delle sponde e delle opere presenti (sbarramenti in muratura e altri manufatti), valutare l’effettiva area della barra fluviale nella parte destra a valle del Ponte Datini, per monitorare il movimento dei sedimenti ed evitare erosioni delle sponde, monitorare le sponde del Bisenzio interessate dagli attraversamenti stradali e ferroviari, e uno sbarramento di grandi massi a valle, rimuovere i numerosi rifiuti abbandonati sia sulle sponde che sulle barre per riqualificare l’area e aumentarne l’utilizzo, scoraggiare l’utilizzo delle aree, in seguito al taglio della vegetazione fitta, per attività illecite di somministrazione di sostanze stupefacenti.
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Nello specifico gli interventi realizzati sono consistiti nel taglio meccanizzato o manuale della vegetazione infestante composta da canne, cespugli, rovi, erbe palustri, e nel taglio meccanizzato di alberature con tronco di diametro fino a 15 cm; nell’abbattimento o rimozione di alcune piante già cadute e secche dentro al fiume senza rimuovere le radici e nella rimozione dei rifiuti presenti sulle sponde e sulle barre fluviali.
“Si tratta di una manutenzione di carattere straordinario perché l’ultima volta fu realizzata nel 2018 – ha precisato l’assessore alla Città curata Cristina Sanzò – L’intervento ci ha permesso di mettere in sicurezza gli argini e contemporaneamente abbiamo colto l’occasione per dare una bella ripulita e rendere percorribili nuovi spazi per la cittadinanza”.
“Sono lavori non di grandi importi economici ma di grande importanza – ha commentato il Presidente del Consorzio di Bonifica Marco Bottino – perché segnano l’importanza del lavoro di prevenzione e manutenzione che il Consorzio porta avanti in sinergia con il Genio Civile Valdarno Centrale della Regione Toscana a dimostrazione dell’attenzione che il sistema pubblico mette sui corsi d’acqua, specialmente nei tratti urbani dove i fiumi sono diventati sempre più il bene rifugio dei cittadini, specie in questi lunghi mesi di emergenza e distanziamento sociale”.
Durante gli interventi si è tenuto conto delle direttive regionali per la manutenzione dei corsi d’acqua e infatti le operazioni di taglio sono state eseguite con macchine gommate o cingolate, percorrendo la sommità delle sponde senza entrare nel fiume e il materiale vegetale del taglio è stato lasciato sul posto, non in acqua, e ridotto in piccoli pezzi per non diventare ostacolo se portati via dalla corrente del fiume.
L’attività di taglio è stata dilazionata nello spazio e alternata su sponde opposte per ridurre i danni all’ecosistema ed è stata eseguita prima di marzo-giugno che è il periodo di massima attività dell’avifauna nidificante.
Inoltre non sono stati tagliati arbusti e alberi della sponda sinistra a monte del ponte Datini, mantenendo così un rifugio per la fauna e non sono stati tagliati alberi sulla barra fluviale della sponda destra a valle del Ponte Datini per la presenza di alcuni nidi. Non sono stati tagliati erba, arbusti e alberi sulla bassa sponda a destra per 0,5 m – 1 m dal fiume e in un tratto per 380 m dal fiume, mantenendo i rifugi per la fauna.
Al completamento dei lavori si è potuto constatare che la bassa sponda a destra è abbastanza compromessa, in seguito alla presenza di varie tane di nutrie visibili solo dopo il taglio della vegetazione, e sarebbe necessario un futuro intervento di risagomatura e riprofilatura, per rendere sicuro il passaggio dei mezzi per le future operazioni di manutenzione. Inoltre l’intervento ha determinato un miglioramento della fruibilità dell’area e la riqualificazione in seguito alla rimozione dei rifiuti abbandonati.
[medio valdarno]