BOBINI A DAGHINI: «SANITÀ? ALTRO CHE BLOOMBERG, QUI SIAMO ALLO SFASCIO!»

Valerio Bobini con Carla Breschi in audizione alla Camera
Valerio Bobini con Carla Breschi in audizione alla Camera

BIBBIENA. Il Presidente del Crest, in merito all’intervento di Roberto Daghini sulla sanità italiana e toscana (vedi), scrive:

Egregio Signor Daghini,
le hanno già risposto esaurientemente sia il dott. Bianchini che Alessandro Bonacchi. Sarebbe ora che persone intelligenti e impegnate politicamente come lei si dessero da fare non per fare spot e pubblicità ingannevole su un Sistema Sanitario Regionale Toscano e Nazionale che stanno peggiorando già da circa 10 anni ed è sotto gli occhi di tutti, ma per intervenire nelle sedi dovute e far sì che invece d’andare verso una privatizzazione, e senza regole, della Sanità Italiana, s’invertisse la tendenza, ascoltando il grido di dolore dei cittadini e ci si confrontasse con loro invece di scappare.

Ci sono altre classifiche a cui lei tiene, lei che cita solo la fonte Bloomberg, ”fondato da una multinazionale con tutti gli interessi che si possono intuire” e forse sono un tantino più attendibili: http://www.wired.it/lifestyle/salute/2015/02/24/dove-curarsi-in-europa-in-italia/http://www.huffingtonpost.it/2015/05/05/madri-norvegia-_n_7212936.html.

E dato che ci siamo e lei elogia questa bella classe dirigente catto-comunista che ci ha portato a questo livello, si legga anche il link sotto che dà una magnifica illustrazione non solo della sanità, ma della bella situazione generale dell’Italia nel mondo.

Vorrei evitare di dirle che noi Comitati, dal Crest “ad altri”, associazione di 14 Comitati Civici Toscani fondata nel 2011 per la salvaguardia della Salute nelle Vallate Montane e aree disagiate e insulari, non siamo nati a caso. Se le cose fossero così rosee e rassicuranti ce ne staremmo volentieri a casa a goderci il panorama familiare, hobby e momenti felici.

Non solo la sanità toscana sta peggiorando dal punto di vista qualitativo, distruggendo ospedali, tagliando servizi, prestazioni e concedendo liste d’attesa per alcuni tipi d’ esami, come riportava anche Bianchini, lunghissime, tese ad indirizzare… quello che a lei fa storcere la bocca della sanità americana, il pagare le prestazioni e che qui avviene indirizzando l’utente verso il privato, con offerte-civetta allettanti… “meno care e più veloci oggi; e domani chissà”! Questo è il vero obiettivo puntato e non dichiarato da Rossi & Company (Coop).

Roberto Daghini
Roberto Daghini

Di casi di malasanità in Toscana se ne possono citare numerosi, ci sono anche decessi di persone giovani negli ultimi anni. Forse…(è sempre meglio il punto di domanda) dovuti al peggioramento del quadro sanitario regionale? Casi avvenuti nella rosea Toscana. Aspettando che la giustizia si occupi e faccia luce su questi casi.

Come non citare i magnifici buchi di bilancio di Massa, cifre ormai arciconosciute, oppure di quelli meno considerevoli di Siena, di Careggi (Ritrovato il link dell’articolo del Sole 24 ore solo su Google, sembra che sul Sole 24 ore sia stato fatto sparire https://groups.google.com/forum/#!topic/notavfirenze/2m52ib63iaM). Il record di 966.364.666,78 milioni, di debito nei pagamenti da effettuare alle aziende fornitrici nel 2012 e di 527 giorni di ritardo nei pagamenti accumulati nel 2013 dagli Estav Toscani nati per produrre risparmio negli acquisti e che hanno messo a serio rischio la sopravvivenza alcune aziende fornitrici.

Come non citare lo scandalo dell’ingente spesa dei 4 magnifici… funzionali, doppioni, ospedali fortemente voluti dal Presidentissimo Rossi e costruiti in projet financing per una spesa stimata all’oggi di 1 miliardo e 200 milioni che nei prossimi 20 anni ci prosciugherà le tasche. Ospedali costruiti male, che pongono serie riflessioni e domande quanto a ubicazioni, solidità di costruzione, salubrità, spazi interni e reale utilizzo e usufruibilità da parte dell’utenza (vedere in proposito il libro di Daniele Rovai sulla truffa del projet financing (http://www.edizioniandromeda.com/page/Autori/id/1029 ) di spazi di salubrità e funzionalità.

Ospedali che ancor prima di essere ultimati hanno necessitato di oltre 12 milioni di aumenti per varianti in corso d’opera in adeguamenti non previsti al momento del progetto.

Rovai-libro-immagine
Il libro di Daniele Rovai sui nuovi ospedali

Come non parlare dello scandalo dei fabbricati non utilizzati di proprietà della Regione e della magnifica regìa esercitata nell’acquisto di un fabbricato venuto a costare più del doppio del suo valore da un cliente che ne è diventato proprietario il giorno dopo averlo venduto alla Asl di Firenze?

I Comitati, per arginare la disfatta della Sanità Toscana che si appresta a ulteriori tagli di servizi e ospedali e a mandare in pensione circa 2.500 dipendenti chiamandoli esuberi, hanno promosso un referendum abrogativo della nuova legge sanitaria n. 28 varata a gennaio e che non ha previsto, nonostante l’accorpamento da 12 Asl a 3 Super Aziende di Area Vasta, nessuna riduzione sulle dirigenze e i dirigenti che rimarranno tutti in carica per costi burocratici da capogiro.

Sua maestà il Pd, l’organo più potente adesso in Italia, sta tirando dritto per la propria strada, privatizzazione selvaggia di servizi e tagli che non producono risparmi alla spesa pubblica, ma solo ferite sulla pelle della gente lasciando inalterati carrozzoni, dirigenze, consorzi e istituti.

Stefania Saccardi
Stefania Saccardi

A nulla valgono neanche gli esposti alle Procure della Toscana presentati per chiusure di servizi e ospedali, di cui due presentati dal Crest per la chiusura dell’ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese, e di altri esposti presentati per la lievitazione dei costi e le incongruenze per l’ospedale San Luca di Lucca.

Lo stesso Assessore alla Sanità, Stefania Saccardi, che nel 2013 accusava la Giunta Regionale toscana di mancanza di governo nella sanità, adesso che è lei è al governo della sanità, invece di porsi il problema di governare bene la sanità, vuol rottamare i Comitati che denunciano la stessa cosa che lei denunciava due anni prima di salire al trono della Sanità Toscana.

Ma si sa: appena sali in poltrona avviene la mutazione della pelle e le visuali cambiano. Non valgono più i diritti, i princìpi, il confronto e la democrazia ma contano solo gli spot pubblicitari e quello che riesci a inculcare alla gente perché ti segua. E allora sì. La Sanità Toscana è la migliore del mondo. Se non lo dice Bloomberg, domani troveremo qualche altra consociata che lo dichiarerà e noi catto-comunisti continueremo a distribuire botteghe della salute nel territorio e venderemo fette di prosciutto per metterle agli occhi della gente mentre le istituzioni stanno a guardare.

Avanti convinti e compatti! Aspettiamo ansiosi qualche altro proclama. Chi sarà il prossimo? Apriamo un totoscommesse?

Valerio Bobini
Presidente Crest

Vedi: http://www.marcopiana.net/litalia-nelle-classifiche-mondiali/

Print Friendly, PDF & Email

5 thoughts on “BOBINI A DAGHINI: «SANITÀ? ALTRO CHE BLOOMBERG, QUI SIAMO ALLO SFASCIO!»

  1. Credo che questo scritto, non vada indirizzato solo al Consigliere Danghini, ma anche all’altra distributrice di propaganda di Enrico Rossi e della sua cricca, la Dott.ssa Daniela Ponticelli della USL 3 Pistoia, Sono alcuni giorni che non leggiamo i copia incolla della propaganda della Dott.ssa Ponticelli, forse è in ferie, Ci mancano tanto, ma tanto davvero. Nel frattempo, mentre si alternano come distributori di propaganda con i copia – incolla, i tempi delle liste di attesa, si stanno allungando in modo assurdo. Consigliere Danghini, o Dott.ssa Ponticelli, ci aggiornate perchè, per una visita geriatrica e per tante altre specialità si parla di un tempo di attesa che va ben oltre i 12 mesi?

  2. ROBERTO DAGHINI RISPONDE
    ________________________

    Gentile Bobini,
    il mio intervento è stato strumentalizzato, lo scopo era solo di mettere in evidenza il sistema iperliberista americano, con il nostro e di altri Paesi Europei.
    Conosco benissimo i problemi della sanità toscana, io stesso ho avuto bisogno dell’ospedale e ho fatto 8 ore di attesa in pronto soccorso, ma poi sono stato adeguatamente assistito.
    Come evidenziato nel mio intervento l’attuale politica di contrarre i costi ha centralizzato i presidi ospedalieri e evitare al minimo i ricoveri, con posti letto addirittura inferiori al passato, ha aggravato il tutto.
    A ciò vanno aggiunti gli sprechi, ma non solo converrà con me che, anche operando in frangenti difficili, molti ospedali funzionano anzi sono all’avanguardia, mi riferisco per la Toscana a Siena, Pisa e Firenze, altri dove vige la politica non del servizio pubblico, ma dello stipendio sicuro, a fine mese, vanno male.
    Se è pur vero che la macchina pubblica funziona male lo è ancor di più, se non viene stimolata dall’interno.
    Il mio scopo, come ho fatto in consiglio comunale per il sociale, è di registrare che a oggi in Italia pur con i problemi citati, anche un barbone viene curato, nessuno muore perché non può permettersi l’assicurazione sanitaria. Solo questo. Per il resto concordo che il sistema va migliorato.
    Roberto Daghini

  3. Sue frasi: “l’attuale politica di contrarre i costi ha centralizzato i presidi ospedalieri e evitare al minimo i ricoveri, con posti letto addirittura inferiori al passato, ha aggravato il tutto.”

    >>>Che bellezza!!!

    Premetto che la mia risposta non era indirizzata solo a lei ma a tutti quei signori ed in particolare all’ASL 3 Di Pistoia che tramite il suo Ufficio Stampa emettono spot pubblicitari che tirano a magnificare la sanità Toscana in un momento di declino pauroso. Se ci sono ancora Ospedali che funzionano bene lo di deve in questi momenti, solo alla buona volontà di quei lavoratori…… rimasti al pezzo che prendono lo stipendio sì, ma si sobbarcano tutte le inefficienze di una macchina gestionale, Regione, Assessorato alla Sanità, Direttori Generali, Direttori Sanitari, Direttori di Presidio, e funzionari che fa di tutto per metterli in difficoltà. Basta solo ricordare le parole pronunciate dal Presidentissimo qualche mese fa e indirizzate al Quotidiano Sanità. “Se gl’Infermieri vanno in Burn Out devono essere sostituiti con gli OSS, (Operatori Socio Sanitari) preparati con tanta voglia di fare”. http://www.infermieristicamente.it/articolo/5104/oss-al-posto-degli-infermieri-enrico-rossi-incendia-la-discussione-con-la-sua-proposta-choc/.
    L’attuale politica di contrarre i costi è totalmente sbagliata e va a colpire non i veri esuberi, come sopra ho affermato e ribadisco, Dirigenze, Carrozzoni, Consorzi, Istituti affiliati e sprechi, ma va a cadere sulla pelle della gente tartasssata dalle tasse, e limitata nei diritti e nell’accesso alle cure.
    Ormai è evidente, “ne prenda atto e faccia qualcosa per la gente” che la Sanità Toscana è fortemente indirizzata, dal…. Compagno e che Compagno, Rossi verso il Privato. Così trova una spiegazione anche il non opportuno Maxiinvestimento dei quattro Mega Ospedali Costruiti in Projet Financing. In un momento di recessione economica paurosa sarebbe stato più opportuno utilizzare le strutture che vi erano e ce n’erano a sufficienza nell’area dove sono stati aggiunti i nuovi per poter far fronte a tutte le esigenze senza arrivare a dover chiudere, con la scusa dell’inefficienza, quei piccoli Ospedali che funzionavano, davano risposte di qualità certificate dalla stessa Regione in qualche caso con l’aggettivo di eccellenza. È chiaro, credo a tutti, che quest’operazione di project financing non ha portato risparmi di soldi, ma costi alle stelle, ha portato ad avere una concentrazione di Ospedali tutti sbilanciati verso le aree metropolitane Firenze, Pisa, Massa, Pistoia, Prato malfunzionanti che non risolvono i problemi ma li aggravano. La domanda che molti si pongono è: a qualcuno qualche beneficio l’avranno portato? Aspettiamo ansiosi che la Magistratura faccia luce. Continua la mancanza posti letto soprattutto nelle aree marginali totalmente abbandonate a se stesse ma anche negli ospedali modello decantati dalla Regione, concentrando i servizi nelle città e costringendo le popolazioni più lontane a viaggi con le proprie auto verso i servizi ed i pazienti necessitanti di cure a passare giornate intere nelle ambulanze, nei pronto soccorsi ed astanterie, servizi intasati ed affollati.
    C’è venuto a noia ascoltare o leggere comunicati illusori, basati sul nulla quando i disservizi sono tanti e crescenti. Ci dà noia questo tentativo di manipolazione della realtà e dei cervelli operati da policici, Regione, Uffici Stampa di ASL, Dirigenti ed affiliati.
    Basta citazioni di Bloomberg od altri consimili, dateci servizi ed assistenza e basta chiacchiere inutili e fuorvianti la realtà, altrimenti venite al confronto diretto con noi cittadini e con gli operatori sanitari in assemblee dove volete, nelle piazze o luoghi pubblici. In altrnativa vi possiamo accompagnare noi a visitare luoghi di cura, ospedali o meglio in mezzo alla gente e farvi raccontare la realtà vissuta al di fuori dei comunicati sulla Sanità Toscana. Io stesso l’ho vissuta per 35 anni da Infermiere, da Rappresentante Sindacale C.G.I.L., da componente della RSU, e da RRLLSS (Rappresentante per la Sicurezza dei lavoratori) e vivendola adesso in mezzo alla gente comune delle 14 zone toscane affiliate al CREST.

  4. Egregio sig. Daghini,
    c’è una cosa molto concreta che potrebbe fare per migliorare la sanità toscana come consigliere. Aiutarci a raccogliere le firme per il referendum abrogativo della legge 28/2015 quella della riforma sanitaria di Rossi che prevede 1.500 esuberi e l’accorpamento delle Asl.

  5. Si consiglia vivamente Roberto Daghini di leggere Il Tirreno di Prato di oggi, 21 agosto 2015.
    Ha due intere pagine dedicate alle disfunzioni macroscopiche della sanità di cui lui, personalmente, si sente un Lancillotto difensore con lancia in resta…

Comments are closed.