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PISTOIA. Il 10 settembre prossimo scade il periodo di preosservazione della variante generale di adeguamento e aggiornamento del piano territoriale di coordinamento della provincia di Pistoia: atto di avvio del procedimento ai sensi dell’art. 15 LR 11 2005. Premesso che noi cittadini non avevamo alcun bisogno di varianti, quello che ci riguarda è la destinazione, ridefinizione ed espansione di altre zone del territorio della città di Pistoia a vivaio e vasetteria.
Questa ricerca continua di altre zone vocate al vivaismo nella nostra città si deve interrompere per una lunga serie di gravi motivi tra cui i seguenti:
- – perché il rischio idrogeologico ormai si estende e devasta senza rimedio dai terreni dalle zone a vasetteria sino a tutta Pistoia ed anche ai comuni limitrofi e procura devastazioni con danni incalcolabili e senza rimedio;
- – perché l’inquinamento ambientale di acqua, suolo ed aria che abbiamo già con i vivai esistenti, con quelli previsti nella variante verrebbe molto accentuato;
- – perché è diventato difficile e spesso anche impossibile per i cittadini vivere a stretto contatto con queste “industrie insalubri e nocive”, senza privacy, obbligati a stare a contatto con prodotti chimici di sintesi sparsi con trattamenti continui tutto l’anno, anche sei volte al mese;
- – perché la contaminazione delle acque superficiali dovuta ai principi attivi di diserbanti e pesticidi, riconosciuto da Arpat e Ispra a livelli già insopportabili adesso, peggiorerebbe ulteriormente con l’ampliamento della zona vocata ai vivai;
- – perché le falde acquifere ne sarebbero ulteriormente depauperate ed inquinate;
- – perché la cintura verde della campagna vera e propria sparirebbe dalla nostra città con conseguenze negative enormi su flora e fauna selvatica e conseguentemente sulla qualità della vita di noi cittadini;
- – perché verrebbe a mancare completamente l’equilibrio con la natura, già ora messo gravemente in pericolo;
- – perché i terreni sottoposti a queste coltivazioni non potrebbero essere più riconvertiti all’ agricoltura tradizionale per i bisogni primari dell’uomo;
- – perché il valore delle case situate in prossimità subirebbe una svalutazione non tollerata dai proprietari.
Siamo stanchi di denunciare pericoli e nefandezze sotto gli occhi di tutti, di chiedere ad amministrazioni inconcludenti il rispetto del diritto alla salute e di vivere in un ambiente sano. Vediamo solo fondi e leggi dello Stato diretti a favorire i più forti, che con la crisi in atto possono comprarsi a poco prezzo terreni in svendita!
È il paesaggio esistente, il bene supremo (lo dice anche una recente sentenza) che deve essere tutelato, non gli interessi dei pochi. Il territorio va salvaguardato, preservato, reso sicuro sotto ogni punto di vista, e a disposizione di tutti i cittadini, che ne debbono fruire con libertà.
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La cura, la responsabilità della sua tutela è delle Istituzioni che devono avere a cuore il bene di tutti i cittadini non soltanto di una ben piccola parte di essi a scapito di tutti gli altri, Istituzioni che devono essere governate da persone competenti, corrette e operanti alla difesa del bene comune, ma questo non sembra essere il caso né della nostra provincia, né del nostro comune. Poiché, infatti, sono state dimenticate ed eluse le promesse fatte, come quell’osservatorio sul vivaismo che avevamo chiesto con forza al nostro Sindaco, come le fasce di rispetto per lo spargimento dei prodotti chimici, dalle case, dalle strade, dai pozzi ecc., come il ripristino delle zone a rispetto ambientale, e, soprattutto, che nessuno altro ettaro fosse vocato ancora al vivaismo in questo comune che già troppo ha dato a questo comparto.
Noi cittadini diciamo basta! all’ampliamento delle fasce di terreno a vivaio e vasetteria; sono pochissime ormai le zone non contaminate, il piano urbanistico non deve essere modificato. Niente è stato fatto a tutela, solo parole. Ma i fatti dicono che i pistoiesi ammalati di Sla, di tumori e di altre malattie degenerative sono in aumento. E, peggio ancora, sono in aumento le mutazioni genetiche nei bambini, nei nostri figli e nipoti!
Perciò chiediamo che sia bocciato l’ampliamento dei terreni vocati al vivaismo.
Comitato S. Rocco
Abc Alleanza Beni Comuni Pistoia