BOCCIATI DALLA MAGGIORANZA PD GLI ORDINI DEL GIORNO SULL’ACQUA

Acqua a peso d'oro
Acqua a peso d’oro

MONSUMMANO. Il giorno martedì 9 settembre 2014 alle ore 21 si è tenuto il Consiglio Comunale monsummanese, contraddistinto da un acceso dibattito tra una coesa opposizione ed una chiusa maggioranza.

All’ordine del giorno si discutevano infatti come punti salienti, quelli presentati dal gruppo di opposizione “Monsummano Terme Bene Comune”, relativi a:

  • – mancato rimborso ai cittadini della quota di depurazione dovuta dal gestore
  • – distacchi idrici operati e /o minacciati dal gestore ai cittadini

Erano presenti in sala oltre ai numerosi cittadini intervenuti anche i rappresentanti provinciali che si occupano delle questioni sopracitate, che hanno invitato l’amministrazione comunale ad approvare i suddetti ordini presentati, e che successivamente sono stati essi stessi obbligati a seguito di un “invito” poco garbato ad abbandonare la sala, perché “troppo rumorosi”.

La maggioranza targata Pd ha perso due grandi occasioni a favore dei propri cittadini contro l’arroganza sconfinata del gestore idrico Acque Spa sostenuta dalla complicità attiva dell’Autorità Idrica Toscana (Ait), la stessa pagata dagli utenti tramite le bollette e che ha per l’appunto compito di tutelarli. Il rimborso della quota di depurazione è di per sé un rimborso obbligato a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale del 2008, tale però è stato tenuto all’oscuro ai cittadini.

Nonostante questo l’Assessore alle partecipate Andrea Mariotti ha affermato che nessun cittadino ha diritto al rimborso in quanto tutti risultano allacciati alla rete di depurazione. Questo però basandosi solamente sulle parole dell’Ait che tra l’altro ha ammesso esplicitamente di non avere neppure gli elenchi disponibili.

Rimane non accertato pure il censimento delle utenze idriche e tantomeno la mappatura del sistema fognario monsummanese. Il “modello toscano”, nell’occasione tanto elogiato dal Sindaco Rinaldo Vanni, ha dimostrato ancora una volta il suo fallimento totale nella gestione dell’acqua. Un sistema dove scompaiono milioni di euro pagati dai cittadini spacciati per soldi necessari ad investimenti che poi non vengono nemmeno realizzati. Un sistema che ha portato la Toscana ad avere l’acqua più cara d’Italia oltre a seri problemi di potabilità.

Giacomo Pasqui
Giacomo Pasqui

Sul secondo punto, ovvero quello dei distacchi idrici, si parla di un vero e proprio crimine verso l’umanità essendo l’acqua, come l’aria, un elemento primario per la vita umana, e quindi basterebbe avanzare una semplice procedura di recupero crediti, tra l’altro già esistente, nei confronti dei morosi colpevoli. Con l’ordine del giorno si voleva soprattutto tutelare chi non riusciva a pagare le bollette e gli aderenti alla legittima Campagna d’obbedienza civile promossa dal Forum nazionale dei movimenti per l’acqua per il rispetto del risultato referendario del giugno 2011.

In conclusione, con il voto negativo del Pd su ambo gli ordini del giorno sono uscite sconfitte e umiliate la democrazia e la civiltà. La maggioranza ha silurato il tutto senza una motivazione né politica, né tecnica, semplicemente per mancanza di preparazione sull’argomento con l’imbarazzante accompagnamento di una qualche dichiarazione ricca di luoghi comuni che ha messo in evidenza la scarsa conoscenza di ciò che era stato portato in oggetto di discussione. L’idea che tutti si sono fatti, è che fosse un tabù, una “cosa loro”. Una questione da chiudere in fretta in quanto l’acqua è questione di arricchimento sicuro.

Ringraziamo invece gli altri componenti dell’opposizione, Movimento 5 stelle e Forza Italia, che hanno compreso l’importanza civile e democratica della questione, a prescindere dalle differenze politiche, e ci hanno sostenuti coesi nella discussione e nel voto finale.

Marco Conti, Giacomo Pasqui
Monsummano Terme Bene Comune

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