*** LA FORTEGUERRIANA RACCONTA PISTOIA ***
Cosa c’è di più legato alla Biblioteca Forteguerriana, da oltre cinque secoli depositaria e testimone della memoria storica di Pistoia, di una serie di conversazioni su vari “pezzi” della città, la sua storia, le sue feste, i suoi personaggi di rilievo, la sua arte? E cosa c’è di più significativo che chiamare a dar voce a questa memoria i primi fra i naturali alleati della biblioteca, gli intellettuali cittadini che nella nostra biblioteca si sono formati ed hanno trovato le fonti per le loro ricerche? È questa la semplice idea che sta dietro a “La Forteguerriana racconta Pistoia”, il ciclo di conversazioni fra studiosi e città che prende il via martedì 21 ottobre con Claudio Rosati che racconterà le origini della Giostra dell’Orso nel secondo dopoguerra. È l’idea di una biblioteca come conversazione, di una biblioteca che non si limita a custodire la memoria, ma che la restituisce a tutta la comunità, che vi invitiamo a condividere con noi, partecipando ai numerosi incontri di questo ciclo (http://www.forteguerriana.comune.pistoia.it/la-forteguerriana-racconta-pistoia/)
*** DI NUOVO LAVORI IN CORSO ***
Grazie ad un generoso contributo del Lions Club Pistoia, abbiamo potuto affidare un incarico per l’inventariazione del fondo relativo alla Ferrovia Porrettana conservato in Biblioteca Forteguerriana. Si tratta di documentazione relativa alla realizzazione della Strada ferrata dell’Italia Centrale pervenuta in Forteguerriana per donazione diretta da parte della sorella dell’ing. Begliomini che fece parte dell’equipe di ingegneri, soprattutto francesi, chiamati a collaborare con il progettista Jean Louis Protche. Vi si comprendono registri, prospetti, libretti e tavole di progetto indicativamente dal 1856 (anno in cui venne sottoscritta la convenzione tra il Governo Austriaco, i Ducati di Parma e Modena, il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio per affidare alla “Imperial-regia società privilegiata delle strade ferrate lombardo venete e dell’Italia centrale” l’incarico per portare a compimento l’opera) al 1861, data di inizio del servizio di trasporto dei passeggeri. Questo prezioso lavoro va a collocarsi nell’ambito di un generale, rinnovato interesse per la Ferrovia Porrettana dovuto alla ricorrenza dei suoi primi 150 anni ed alle recenti, meno liete vicende che la riguardano, interesse che porterà fra l’altro alla realizzazione di vari eventi nel mese di novembre di cui vi daremo conto nella prossima newsletter.
*** RISORSE ONLINE IN PILLOLE ***
Proseguiamo anche in questo numero un approfondimento sulle risorse online che, realizzate in proprio o grazie a progetti di collaborazione con altri enti, la Forteguerriana mette a disposizione a partire dal proprio portale (http://www.forteguerriana.comune.pistoia.it/risorse-digitali/). Oggi è la volta del sito dedicato a Policarpo Petrocchi (http://petrocchi.comune.pistoia.it/).
Innanzitutto chi era Policarpo Petrocchi: nacque a Castello di Cireglio nel 1852 e dedicò la sua vita all’insegnamento e agli studi filologici, lasciando ai posteri come principale eredità il suo celeberrimo vocabolario. Si deve infatti a Petrocchi uno dei primi vocabolari della lingua italiana, pubblicato a dispense fra il 1884 ed il 1890 a Milano dalla casa editrice dei fratelli Treves e ristampato più volte successivamente fino al 1931, il “Novo dizionario universale della lingua italiana”. Fu inoltre autore di una notevole produzione letteraria e saggistica. Morì improvvisamente il 25 agosto 1902 nel suo adorato paese di Castello di Cireglio che, sebbene il lavoro e lo studio lo avessero portato a spostarsi tra Torino, Roma e Milano, non aveva mai realmente abbandonato.
Qualche cenno al contenuto del sito: vi si possono consultare documenti petrocchiani arricchiti da immagini, recensioni e commenti. Vi appaiono infatti le foto dell’album familiare, il volume pacifista “Le guerre” con il quale il lessicografo vinse il Premio Siccardi, il piccolo dizionario digitale ed altri documenti utili alla ricostruzione della figura di questo illustre concittadino.
*** LA FORTEGUERRIANA LOCATION DI UN FILM ***
Alcune sale della biblioteca compaiono nel film Adech (per il sito: http://www.adech.it e per il trailer: https://vimeo.com/105980308), scritto e diretto dal regista toscano Alessandro Cecchini, con Alessandro Benvenuti, Lavinia Parissi, Emidio Cheli e Giusy Landi.
Martedì 25 novembre alle 21 ci sarà la prima proiezione del film al cinema Alfieri di Firenze (Via dell’Ulivo, 8). Per prenotarsi, è necessario contattare: prenotazioni@adech.it.
*** IN AGENDA: GLI EVENTI DI OTTOBRE 2014 ***
7 ottobre, ore 17.00 – Sala Gatteschi – “Incontri con la ‘Commedia’. Conversazioni dantesche in Forteguerriana” con interventi dei docenti Maria Virginia Porta, Giancarlo Savino e del pittore Aristodemo Capecchi. Nell’occasione sarà inaugurata la prima esposizione del ciclo di mostre temporanee delle opere donate da Aristodemo Capecchi al Comune di Pistoia.
21 ottobre, ore 17.00 – Sala Gatteschi – prima conversazione del ciclo “La Forteguerriana racconta Pistoia” – Claudio Rosati, “Le origini della giostra dell’orso: festa civica e politica nel secondo dopoguerra a Pistoia”
28 ottobre, ore 17.00 – Sala Gatteschi – riprende la serie di incontri del ciclo “Leggere, raccontare, incontrarsi…” – presentazione del libro di Giuliano Toccafondi “ C’è stato un tempo che tutto era un giardino. Memorie dell’Appennino” (settegiorni, 2014), intervengono: Diana Marta Toccafondi e Claudio Rosati
*** SEGNALAZIONI DALLA DOCUMENTAZIONE LOCALE: NOVITÀ NEL CATALOGO DELLA FORTEGUERRIANA ***
Inventario dell’Archivio storico delle Officine meccaniche San Giorgio in Pistoia: 1907-1971: archivio aggregato a cura di Andrea Ottanelli, Pistoia, Settegiorni, 2014
Le carte riordinate costituiscono ciò che è rimasto, oggi disponibile e consultabile, degli archivi delle Officine meccaniche San Giorgio e delle Officine meccaniche ferroviarie pistoiesi, materiale salvato dalla dispersione o dalla distruzione che sarebbe potuta seguire al trasferimento dello stabilimento nel 1971. Nel 1998 i documenti sono stati trasferiti nei locali dell’archivio storico del Comune di Pistoia e, nel 2001, acquisiti dall’Amministrazione comunale. L’Archivio è stato strutturato in 6 serie per un numero complessivo di 236 unità archivistiche, contenenti oltre 4.000 schede personali, 354 fascicoli, 370 libretti individuali, 235 disegni, 518 foto e 150 schede tecniche datate fra il 1907 e il 1971. Di particolare rilievo sono risultate le serie riguardanti il personale e la produzione poiché offrono dati e informazioni sulla fabbrica, sulle modalità di produzione, sulle persone impiegate, sui salari e sull’organizzazione del lavoro. La documentazione fotografica è stata in larga misura ripresa dalla raccolta di scatti conservata nella sede della Breda Costruzioni Ferroviarie.
Gente e luoghi di Lagacci: storia, tradizioni e persone, Porretta, Gruppo di studi alta valle del Reno; Pro Loco di Lagacci, 2014
Il volume riporta le fonti documentarie per ricostruire le vicende storiche della Chiesa di San Prudenzio e delle famiglie che hanno vissuto in questa comunità, ma soprattutto è il frutto di un’estesa indagine fra gli abitanti del paese per raccogliere informazioni sulle tradizioni e sui personaggi che hanno vissuto in questa frazione di Sambuca Pistoiese nell’ultimo secolo. Completano l’opera molte fotografie provenienti dagli album di famiglia ed un’approfondita analisi del dialetto locale.
Rusticane di montagna di Maria Valbonesi, Firenze, Sarnus, 2014
La pittrice Arcangiola Paladini, la mistica Maria Lucia Cecchini, le poetesse Beatrice del Pian degli Ontani e Santina Matteoni sono solo alcune delle grandi figure femminili la cui storia si lega con quella dell’Appennino pistoiese. Nel raccontarci le loro vite, la scrittrice Maria Valbonesi rievoca un universo dove si fondono leggende e poesie, antiche canzoni e paesaggi ameni.
*** ALLA SCOPERTA DEI TESORI DELLA FORTEGUERRIANA ***
Manoscritti antichi, incunaboli, preziose opere illustrate, rarità bibliografiche, autografi, disegni e stampe: sono molti i tesori che la Biblioteca Forteguerriana conserva e che qui propone attingendo di volta in volta dal suo ricchissimo patrimonio:
Libro d’ore. Seconda metà del secolo XV, membranaceo, pagine illustrate e ornate. Codicetto miniato francese di rara eleganza; ogni pagina è decorata da cornici con figure vegetali ed animali, mentre tre miniature sono a tutta pagina.