PISTOIA. Già si comincia male. Dal sito (è proprio un sito!) del Comune di Pistoia: “Si svolgeranno domenica 31 luglio le operazioni necessarie a disinnescare l’ordigno bellico rinvenuto giovedì 14 luglio scorso in via Provinciale Pratese all’altezza del numero civico 83 durante gli scavi di Publiacqua.
L’intervento dovrebbe concludersi intorno alle 13.00. L’ordigno – una bomba di aereo inglese da 250 libbre usata nella seconda guerra mondiale per la distruzione di depositi di munizioni, stazioni e linee ferroviarie, ponti – è stato messo in sicurezza nei giorni scorsi dagli artificieri del secondo reggimento Genio Pontieri di Piacenza insieme ai Carabinieri di Pistoia, in attesa della sua rimozione”.
Già l’incipit è un falso: le bombe “intelligenti” di allora, come quelle di oggi, non erano affatto tali e i bambini di via De’ Gelli in Pistoia, assassinati da questi “confetti”, non erano né ponti, né strade, né acquedotti.
Al pari di quelli di Piteccio e altre zone interessate dalla liberazione degli alleati: spero di essere stato politicamente corretto.
Nella mistificazione storica, subliminalmente propinata, però, si deve anche vedere il lato interessante di questa vicenda comica che chiameremo di “despolettamento” di una bomba da circa 120 Kg. (per rispetto ai “loro” padroni, 250 libbre), inesplosa durante il suo democratico percorso, e andata a cadere in via Pratese.
Per una semplice operazione di “despolettamento” – cioè (per chi ha fatto il militare anche ai minimi termini) una bomba con spoletta singola o doppia, in questo caso specifico, di minimo peso e impatto – si contrabbanda l’operazione come un ipotetico e catastrofico evento per il quale ben 19mila persone devono essere evacuate tramite l’indispensabile regìa dell’Azienda Sanitaria Area Vasta – insomma l’Asl delle veline di regime.
Il sito (è proprio un sito) del Comune si sta facendo propaganda gratuita con l’avallo anche delle “Forze Disarmate”, quelle italiane.
In questa pantomima non poteva certamente mancare, come dicevo, l’ex Asl 3, che attraverso il suo super retribuito Obergruppenführer dottor Paolini, direttore del 118 di Pistoia-Empoli (ora disarmato anch’esso a Montecatini), ci narra come tutto si svolgerà in sicurezza e in tranquillità (vedi La Nazione del 28 luglio, pag. 3).
Probabilmente questo signore è talmente impegnato in questo “despolettamento” da non sapere che nella sua Asl c’è gente che dorme al pronto soccorso perché mancano i letti e il personale è esausto (vedi La Nazione del 27 luglio, pag. 7). Ma lui, però, vola.
Se le cose dovessero “andare in vacca”, il dottor Paolini ci verrà a dire che lui era sul Pegaso a recuperare qualche fungaiolo sfigato o qualche sciatore estivo che si è rotto qualcosa sulla Montagna Pistoiese, dove la sanità funziona a meraviglia e tutto è nella norma, perché l’ospedale di San Marcello è stato potenziato, come ha sempre scritto la capa-comunicazione dell’Asl, Daniela Ponticelli.
In tutta questa “buffonata”, i cui dettagli vi risparmiamo, tanto l’Asl che il Comune ci si sono buttati a capofitto per poi autovanagloriarsi e incensarsi, con la stampa organica al loro servizio. Una cosa ci induce a ben pensare: un pistoiese, residente in zona San Bartolomeo, sempre in cronaca locale (vedi La Nazione del 27 luglio), residente nella zona rossa, dichiara che questa operazione è solo inutile allarmismo e che lui non si muove proprio. Ma vedete anche quello che aveva scritto da noi Massimo Bianchi, Loppa, il 22 liglio scorso.
Signori, forse abbiamo trovato un uomo o due. Forse, dei due, abbiamo trovato un nuovo Sindaco per Pistoia. Possiamo farci un pensierino? Non li conosciamo perfettamente, ma una dote certamente la possiedono: sono intelligenti.
Per terminare: se veramente l’ordine di evacuare quasi 20mila persone per un raggio di km. 1,6 dal “confetto” è pervenuto dal comando del Genio Pontieri di Piacenza dinanzi a un ordigno conosciuto e disattivabile con tecniche che non stiamo qui a illustrare – ma che il Genio ben conosce e anche la mafia… –, dall’impacchettamento in cemento e brillamento in area marina e altro ancora, allora stiamo freschi!
A proposito, già, la mafia: ogni operazione è, come la carità, un affare (in Brexit, business!)
Qualche burlone (altrimenti che toscani saremmo?) va propagando in giro la notizia che all’operazione assisterà personalmente con gli artificieri anche… Matteo Renzi, “il bomba”.
Fosse vero, senza spargimento alcuno di sangue, che esploda!
[Felice De Matteis]
Mi intendo di artiglieria come di aeronautica spaziale. Ma così, a naso, sento di condividere l’articolo.
Mi capita talmente di rado, che voglio sottolineare la cosa.
Mario Capecchi