
CUTIGLIANO-MONTAGNA. In qualcosa dobbiamo pure sperare, rispolverare un po’ di ottimismo e credere fermamente che si debba ripartire e migliorare.
Bonafé, in visita a Cutigliano, lancia un appello perentorio ai Sindaci della Montagna dicendo loro: “Soldi europei, fate progetti”, e ancora “Sta a voi [Sindaci – n.d.r.] l’onore e gli oneri di cogliere queste occasioni”.
Più chiara di così! I neo-Sindaci targati tutti Pd, assieme a quelli già operanti sulla Montagna, tipo la Cormio, avranno recepito il messaggio?
Partiamo da una considerazione preliminare: la viabilità è il passaporto irrinunciabile per unire i monti alla pianura e tutte le opportunità di ripopolamento dell’area montana non possono prescindere da questo.
Esiste un progetto viario del quale abbiamo già trattato [vedi] e che può e deve essere una priorità per tutti i Sindaci della Montagna.
Marmo, Sindaco di Piteglio e Presidente dell’Unione dei Comuni può (e secondo noi deve) prendere la palla al balzo e coinvolgere la Bonafé in questo progetto; tanto più che la stessa Bonafé promette di adoperarsi per la semplificazione delle pratiche.
Sinceramente davanti a questa concreta proposta di una Pd, che forse non sa che già esiste un progetto, risposte “alla” Tommaso Braccesi fanno un poco riflettere.
Invece di impegnare ufficialmente la Bonafé, magari dicendogli che sarà presa in parola, ci si rifugia nel “politichese”, tipo: “Dobbiamo sentirci amministratori di Comuni europei etc. etc.”.
Così, caro Sindaco Braccesi, si resterà sempre nel campo della chiacchiera pura.
Linee Future aveva offerto lo spazio per un intervento al precedente articolo e reitera l’invito: un invito che riguarda anche le minoranze dei vari consigli comunali montani, chiamate anche loro a svolgere il loro dovere. Pur se pare che dormano…
La Bonafé ha detto una cosa sacrosanta e quindi è opportuno coinvolgerla. Credo anche che lei non possa fornirci molto di più di un efficace supporto. Il tema vero è che la progettazione deve partire dal territorio e non solo dagli enti.
Secondo me occorrerà che noi facciamo un grande lavoro di coordinamento che sappia approdare ad un progetto condiviso, esteso a tutto il territorio e di ampio respiro. Solo da qui la montagna può ripartire. L’iniziativa politica va spesa in due direzioni: istituzioni sovraordinate da un lato e territorio dall’altro. Con una “manovra a tenaglia” di questo tipo avremo qualche opportunità. Diversamente avremmo dato solo risposte parziali.
Noi in questa cosa ci crediamo e prometto che ci proveremo.
Dopodiché, in termini di contenuti e di progetti avviati, tutto quello che c’è sarà oggetto di attenzione e di verifica.
Grazie per l’apertura di credito, anche personale, ma preferisco pensare che siamo una squadra e come tale lavoreremo. E’ importante farlo per l’efficacia delle azioni che andremo a intraprendere.