
POGGIO A CAIANO. Due appuntamenti su legalità e impegno civile proposti dalla parrocchia di Bonistallo, nel comune di Poggio a Caiano: due incontri con un magistrato che anche di mafia si è occupato e una cronista che dalla mafia è minacciata.
Domani martedì 24 maggio (alle 21) il presidente della Corte di Assise di Firenze, Ettore Nicotra, parlerà nei locali della parrocchia su “Legalità e giustizia.
L’esperienza di un giudice” mentre la settimana successiva, lunedì 30 maggio, sarà la volta di Alessia Candito, cronista di “Il giornale della Calabria” e sotto protezione dopo aver ricevuto minacce in seguito ad alcuni articoli su realtà locali. “La mafia esiste ancora”, questo il titolo dell’incontro con la giovane giornalista.
“Chiedo a parrocchiani e a cittadini di Bonistallo e dintorni – sottolinea il parroco don Cristiano D’Angelo – la disponibilità a uscire in queste due serate per ascoltare e interagire con due protagonisti, un magistrato e una giornalista, attorno ai temi della legalità. Non si può essere né buoni cittadini né buoni cristiani restando indifferenti ai grandi guasti provocati da illegalità e ingiustizie. Né si può certo pensare che tali drammi restino confinati solo in determinate zone del nostro Paese”.

Don Cristiano ricorda anche le parole contra la ‘ndrangheta usate nel 2014 da papa Francesco nella sua visita in Calabria: “Quando non si adora il Signore si diventa adoratori del male, come lo sono coloro i quali vivono di malaffare e di violenza e la vostra terra, tanto bella, conosce i segni e le conseguenze di questo peccato. La ‘ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune.
Un male che va combattuto, va allontanato. Bisogna dirgli di no. La Chiesa, che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre di più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi. Ce lo domandano i nostri giovani, bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare”.
[mauro banchini]