CUTIGLIANO. Costituire una Unione speciale dei Comuni in modo da far tornare in montagna quelle importanti funzioni, comprensive di personale, fondi e mezzi, che dopo la fine traumatica della Comunità Montana sono scese in pianura finendo per essere assorbite dalla Provincia. Questa la richiesta di Tommaso Braccesi, candidato sindaco a Cutigliano, che ha scritto una lettera aperta a Enrico Rossi e Marco Manneschi presidenti della Giunta Regionale e della Commissione Affari Istituzionali del Consiglio Regionale, oltre che a Federica Fratoni presidente della Provincia di Pistoia.
“Il passato di Cutigliano – premette Braccesi – parla la lingua di una riconosciuta centralità nell’intera cerchia di monti che sovrastano la pianura tra Firenze e Pistoia: una centralità che, per vari motivi, oggi deve essere riconquistata, rivissuta, reinterpretata”.
Aggiunto un commento sulla “fine traumatica” della Comunità Montana (“le cui vicende si trovano ora nelle aule giudiziarie e per le quali anch’io, come tanta parte dei montanini, attendo una chiarezza senza sconti per alcuno”) e criticata la mancata trasformazione, a suo tempo, in Unione dei Comuni, per Braccesi “è adesso necessario un radicale cambio di rotta”.
Si tratta di costituire in tempi veloci, attraverso una modifica alla legge regionale 68/2011, quella Unione speciale fra i Comuni montani che non si volle costituire dopo la fine della Comunità Montana. Ciò consentirebbe di porre fine a una situazione in effetti paradossale per le istituzioni pubbliche della Montagna Pistoiese, unico caso in tutta la Toscana a non aver trasformato in Unione dei Comuni la vecchia Comunità Montana avendo di conseguenza perduto non solo competenze ma anche fondi e immobili che, finiti nel calderone della Provincia, nessuno sa che fine potranno fare ora che le Province stanno per sparire.
Per il candidato sindaco, l’Unione è da intendere “non solo come punto di riferimento istituzionale e perno di una nuova e moderna organizzazione associata delle funzioni amministrative, ma anche come leva e strumento per lo sviluppo futuro della Montagna”. Braccesi fa qualche esempio di vantaggi derivanti dalla sua proposta: un migliore e continuativo utilizzo del personale forestale (con ripristino della funzione di polizia locale), il recupero dei fondi Bim che tornerebbero a essere dovuti, la possibilità di accedere con agevolazioni ai fondi comunitari 2014/2020 e al piano regionale di sviluppo. “Questo tipo di riforma può essere la premessa necessaria, unita a una progettualità che certo spetta a noi rimettere in gioco, per far arrivare a Cutigliano maggiori risorse grazie a una rinnovata capacità di attrarre progetti e finanziamenti non solo regionali ma anche nazionali ed europei”.
[comunicato braccesi]
Perché la segreteria provinciale del PD, la stessa che ha dato l’incarico a Tommaso Braccesi come candidato a Sindaco di Cutigliano, formalizzato in pompa magna nella sala del Ristorante Da Fagiolino il 22 Febbraio con il timbro e la targa PD e con tanto di sigillo in ceralacca, alla presenza di tutto lo stato maggiore del partito , deputato Fanucci compreso, non ha fatto con lo stesso Braccesi o con altri politici e amministratori della Montagna, compreso il consigliere di minoranza Graziano Nesti – Consigliere del quale non si è capito cosa abbia fatto in questi 5 anni – questi scritti e queste precise domande già due anni fa, quando è stata chiusa la Comunità Montana e in concomitanza di questo evento, saltata anche l’unione speciale dei comuni?
Adesso è solo fumo negli occhi.
Riguardo ai BIM, perché questa domanda non viene fatta anche a tutti gli esponenti del PD che hanno soggiornato per anni in Comunità Montana? Possibile che non si siano mai ricordati che dovevano far pagare anche questo tributo? Se non l’hanno fatto, ci sarà un perché, siete voi amministratori del PD che ce lo dovete dire.
Signori tutti del PD, andatevi a leggere, se ancora non l’avete fatto la relazione Eller e leggetevi anche i nomi che in quei 30 anni si suppone abbiano dato un significativo sostegno al Sig. S.G.
Vi troverete delle sorprese.