RIMBALZO DEL GATTO MORTO?
Buona sera, le borse europee chiudono con un buon rimbalzo, la sterlina idem anche se ha perso parte dei guadagni della mattina.
Mi pare ancora presto per un vero recupero, quindi mi spiace per i gatti, ma al momento ha tutta l’aria di essere il rimbalzo del gatto morto. A meno che i mercati non comincino a considerare l’idea che la Brexit non avverrà mai.
Infatti il vertice Ue ha tutta l’aria di non voler affrettare le cose perchè in fondo le elezioni anticipate inglesi potrebbero divenire una cosa assai concreta e, si sa, governo nuovo…
Draghi, dal canto suo, ha previsto un calo del Pil europeo per i prossimi tre anni a causa della Brexit e ha lamentato la mancanza d’intenti comuni dei governi: non le manda a dire.
LO STRANO EFFETTO COLLATERALE DELLA BREXIT
Ma la cosa più interessante, dopo il consueto bagno di sangue delle nostre banche quotate, è che si inizia seriamente a prendere in considerazione il default del nostro sistema bancario.
Per essere chiari, le nostre banche devono, se non vogliono fallire, fare aumenti di capitale per circa 40 miliardi (se bastano) in tempi veloci.
Ora, poiché questi soldi non ci sono; la fu inflessibile Commissione Europea sta seriamente pensando di venire incontro alle richieste di Renzi e Visco: sospendere il bail in per qualche mese (ovvero se accade vuol dire per sempre…) tranne che per grandi clienti istituzionali e permettere all’Italia (e alla Spagna) di aiutare le banche con soldi pubblici.
In pratica, cari concittadini, mano al portafoglio per salvare un sistema marcio fino al midollo, ma senza il quale un Paese crolla.
Si torna ai vecchi tempi, cari miei; si rinazionalizzano le banche (cosa che per altro hanno fatto anche i tedeschi, quando ciò era consentito) e dunque non solo non ci sarà più mercato, ma ci sarà più Stato: ma non quello svedese, il nostro – e se volevate i politici fuori dalle aziende partecipate preparatevi a vederli ovunque e sopratutto nelle banche…
[Massimo Scalas]