PISTOIA. Sulle dimissioni di Andrea Massai e sul comunicato di Adesso!Pistoia interviene su facebook Paolo Bruni, che scrive:
Leggo che Andrea Massai si è dimesso da Adesso!Pistoia e non posso che esprimergli il mio apprezzamento. Un apprezzamento non di maniera ma sincero.
A lui non mi lega una particolare amicizia (non c’è mai stata occasione per coltivarla) né una identica visione politica. All’indomani della sua elezione a Presidente di quella Associazione lo ricevetti nella sede del Pd e lo ascoltai volentieri mentre mi raccontava, con entusiasmo e passione, la vera funzione per la quale nascevano quei Comitati in ogni dove.
Credo che, se a distanza di qualche anno, un fondatore-presidente ritiene esaurita quella esperienza… chi di dovere farebbe bene ad indagarne le motivazioni e a sviluppare una riflessione attenta.
Personalmente non ho mai sostenuto Renzi; al tempo stesso non l’ho mai sottovalutato né a priori osteggiato. Anzi, più di una volta, anche pubblicamente, ne ho convintamente difeso l’azione politica e di governo. Ritengo di non essere fazioso perché la faziosità mi è antipatica e cerco quindi di evitarla… pur rendendomi conto che spesso alberga nei luoghi più disparati.
A me pare che quel comunicato a cui Andrea fa riferimento sia fazioso. Oltre che fuori tempo (in ritardo per analizzare il voto di primavera ed in largo anticipo su quello del 2017) mi sembra davvero fazioso e a tratti (politicamente) offensivo. È naturale avere un giudizio sull’Amministrazione; è legittimo esprimerlo criticamente ma è sbagliato (a mio modesto parere) farlo in modo generico e confuso senza specificarne i temi e le proposte alternative. Altrettanto per quanto riguarda il Partito.
Sollecitare ed auspicare il dialogo ed il confronto (fra persone che militano dalla stessa parte, oltretutto!) è cosa meritevole… ma farlo utilizzando toni estremi (a tratti enfatici e a tratti apocalittici) è il miglior viatico per alzare muri anziché costruire ponti.
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