#buonepratiche network. UN IMPORTANTE PREMIO PER IL COMUNE DI CANTAGALLO

La premiazione

PRATO — CANTAGALLO. Il comune di Cantagallo è stato premiato da Anci Toscana alla seconda edizione del concorso #BuonePraticheNetwork, di Anci Toscana per il progetto Infermiere di comunità presentato nella sezione tematica Sanità e Welfare.

La premiazione si è tenuta al Museo del Tessuto di Prato in occasione dell’ultimo appuntamento di Dire e Fare dedicata alla presentazione del Libro Verde sul turismo.

Il concorso, ideato e promosso da Anci Toscana ha raccolto e messo on line oltre 70 progetti innovativi su 7 sezioni tematiche (oltre a Sanità e welfare anche ambiente e agricoltura, cultura e turismo, innovazione, mobilità e rigenerazione urbana, protezione civile, scuola e politiche giovanili).

A proposito del riconoscimento ricevuto dalla sua amministrazione è intervenuto il sindaco Guglielmo Bongiorno che ha ricordato quanto l’infermiere di comunità sia una figura poliedrica per un territorio come quello di Cantagallo.

Tale figura di concerto con i medici di base operanti sul territorio, effettua prestazioni direttamente presso il domicilio del paziente attraverso un’attivazione effettuata dal medico curante del paziente. Un esempio di servizio di prossimità che riesce a rispondere ai bisogni delle comunità soprattutto con minor accesso ai servizi sanitari.

“Il progetto, sperimentale per la Regione Toscana – ha detto Bongiorno — è nato per fornire una risposta alle molteplici esigenze della popolazione delle frazioni rurali e montane attraverso l’istituzione di un servizio di medicina di iniziativa.

Un altro momento della cerimonia

L’infermiere, sempre accompagnato da un volontario della Pubblica Assistenza l’Avvenire e da operatori del servizio civile, è abilitato al servizio di rianimazione cardiopolmonare, è dotato di un’automedica dedicata, ed attraverso un calendario definito svolge le sue funzioni che sono strettamente legate alle cure domiciliari e ad alcuni esami di diagnostica (prelievi ematici, eco, elettrocardiogramma).

L’idea di base è quella di prevenire il disagio sociale: in un territorio molto vasto e frammentato, l’infermiere visita in modo costante tutta una serie di soggetti definiti deboli: persone mononucleo, anziane e/o segnalate dall’assistente sociale. Il servizio è totalmente gratuito per i cittadini”.

Il premio è stato consegnato dall’assessore regionale Stefano Ciuffo, alla presenza di Matteo Biffoni, sindaco di Prato e presidente Anci Toscana

Questa la motivazione:

“I risultati, analizzati ad oggi, evidenziano un’importante attività di visite domiciliari effettuate, sia in termini numerici che di prestazioni. È diminuito l’accesso al pronto soccorso per le prestazioni extra ambulatoriali (cateteri, medicazioni urgenti, etc.) e da parte dell’utenza si riconosce una generale soddisfazione. In più, si evidenzia un aumento delle possibilità di accesso ai servizi da parte dell’utenza debole”.

Il volantino

“Il progetto del comune di Cantagallo — ha aggiunto il sindaco — è stato il più votato perché rappresenta un esempio di servizio di prossimità che riesce a rispondere ai bisogni delle comunità con minor possibilità di accesso ai servizi sanitari pubblici.

E allora grazie a Matteo Biffoni e Francesco Puggelli della commissione di Anci per questo riconoscimento che ci riempie di gioia.

Un premio ottenuto grazie alla fatica costante e quotidiana dei veri protagonisti di questa straordinaria avventura, ai quali va tutta la gratitudine della comunità di Cantagallo: gli infermieri Simona Bruschi e Luciano Bossa, Monia Venditti della Pubblica Assistenza L’Avvenire sez. Cantagallo ed i ragazzi del servizio civile.

Un ringraziamento anche a chi ha studiato e sostenuto il progetto, ovvero l’Asl Toscana Centro, il dottor Mezzacappa della Società della salute Prato, Anci Toscana, Unione dei Comuni della Valle del Bisenzio, Pubblica Assistenza l’Avvenire di Prato, gli uffici comunali e gli assessori che mi hanno accompagnato nella realizzazione del progetto.

Ed ancora Stefano Ferri che lo ha iniziato e che ha ritirato il premio, Lia Vanni che lo ha portato a definizione e Maria Martano che oggi lo segue con cura ed attenzione”.

“Da parte mia – ha concluso Guglielmo Bongiorno — farò il possibile perché questa buona pratica possa rappresentare anche per il futuro una risposta concreta ai bisogni socio-sanitari della nostra comunità”.

I vincitori del concorso potranno partecipare a quattro corsi di formazione per due persone organizzati dalla Scuola di Formazione di Anci Toscana.

[Andrea Balli]

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