«BUONI A NULLA»

Una scena del film [foto Fabrizio Di Giulio]
Una scena del film [foto Fabrizio Di Giulio]
PISTOIA. Quante ingiustizie subisce il mite Gianni, timido ed impaurito, da parte dei colleghi di lavoro, dalla vicina di casa, dall’ex moglie con pretese impossibili, angherie quotidiane infinite.

Marco è invece un uomo buono, gentile, innamorato della giovane collega Cinzia che lo illude sfruttandolo. Bisognerebbe imparare a farsi rispettare, ma come si fa si chiedono i due? Da soli è difficile, ci riescono però unendo le loro forze.

Il regista Gianni Di Gregorio interpreta anche la parte di Gianni, prototipo dell’uomo vittima di ogni angheria in famiglia e sul lavoro, già protagonista in “Pranzo di Ferragosto” ed appunto di “Gianni e le donne”, completando così adesso una sorta di trilogia in “Buoni a nulla”, commedia garbata ma comica, priva della vena malinconica dei precedenti lavori del regista, primo film che racconta le vittime della legge Fornero.

Nonostante i problemi di traffico urbano e di parcheggio, Gianni non vuole lasciare il cuore della Capitale, la Città Eterna, non riconoscendosi negli avveniristici quartieri moderni, in un contrasto tra due modelli di città dove Roma non è solo il fondo di cornice della storia ma diventa a sua volta personaggio.

Dopo aver sorpreso debuttando quasi sessantenne in “Pranzo di Ferragosto” e continuato ad ottenere simpatie per “Gianni e le donne”, di Gregorio ora sul set non è più un figlio più che attempato, ma nel ruolo di ex marito e padre poco affidabile, oltre che impiegato fannullone sul lavoro, continua ad essere il solitario e metodico filosofo della vita “lenta” in un succedersi di scenette simpatiche.

Nel cast principale anche Ginafelice Imparato, Marco Messeri, Anna Bonaiuto, Camilla Filippi, Valentina Lodovini, Daniela Giordano, Marco Mazzocca. La pellicola, distribuita da Bim Distribuzione, è stata presentata al Festival del Cinema di Roma 2014.

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