BERLINO-PISTOIA. Ci troviamo a fare un articlo transnazionale, in eccezione alla nostra consueta attenzione metropolitana, per le conseguenze indirette che la tornata elettorale tedesca avrà – sicuramente – sulle politiche di accoglienza nazionali e, anche pistoiesi.
La signora Anghela ha blandito la sconfitta elettorale – con una emorragia di quasi nove punti di elettori – ma ha subito detto che non potrà continuare a fare una politica dell’accoglienza così tollerante e aperta. Le danze sono finite, hanno detto gli elettori.
Il governo tedesco provvederà a “chiudere i rubinetti” e a ridefinire in modo più stringente i requisiti, preminentemente umanitari, per l’accesso agli immigrati.
La vicenda era prevedibile. La “Storia” non si ferma. Lo capiranno i profeti dello ius soli, del buonismo incondizionato, primo fra tutti il nostro Don Massimo Biancalani o lo vedremo presto con Antonio Vermigli e Don Luigi Ciotti inviati “in missione” al Bundestag – non ci sorprenderemmo per questo – a cercare di ammansire la premier tedesca e l’intero parlamento germanico?
[Alessandro Romiti]