FIRENZE — ROMA. La recente intervista al Procuratore Nicola Gratteri, apparsa su La Verità ci impegna – con la genuina crudezza dei fatti – a una revisione incrociata sulle questioni trascorse in quel di Isola Capo Rizzuto, lontana dalla Toscana, ma vicina a quella Confederazione nazionale delle Misericordie che ha sede in Firenze, in via dello Steccuto, con 680 fraternite di volontariato e oltre 100.000 volontari in Italia.
Il Procuratore Gratteri è inquietante: parla di una cifra sottratta dalle cosche ‘ndrine di oltre 100 milioni e ciò in almeno 8 anni, un periodo nel quale la Confederazione delle Misericordie d’Italia, guidata da Roberto Trucchi è stata – direttamente o indirettamente – appaltatrice delle attività di gestione del Cara (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo).
Questo esclusivamente – ci precisa Alberto Corsinovi – fino al 2015, allorquando venne affidata la gestione al “Consorzio OdM” (Opere di Misericordia) che nasce ad acta per l’intraprendenza di dirigenti della Confederazione stessa, guidata da Roberto Trucchi, deus ex machina dell’organigramma.
Il Consorzio, seppur costituito quale onlus, ci appare oggi come una scatola cinese, introdotta nell’architettura finanziaria delle “Misericordie d’Italia” e che allora venne affidato alla co-fondatrice e tesoriera (della Confederazione di Via dello Steccuto), la lucchese Maria Pia Bertolucci.
Una potente signora la Bertolucci, attuale direttrice del Museo Diocesano e nota per influenzare molto la Confraternita di Capannori e interessi nella Arciconfraternita lucchese (molti ricordano che nell’A.D. 2010, fece “ri-votare” l’assemblea generale dei soci, perché gli eletti al Magistrato non erano di suo gradimento) e che ha però rimesso la lettera di dimissione all’indomani dell’operazione Jonny (settembre 2017), passando il comando a un altro organico di Via Steccuto, l’empolese Andrea Panelli.
Il Consorzio è una agenzia onlus che – come dice la direttrice Viviana Viviani – sarà “una leva per moltiplicare le opportunità di successo in un mercato, quello dei servizi socio-sanitari, che appare sempre più competitivo”.
Ci sorge una prima domanda che poniamo alla Confederazione: ma se il “successo in un mercato” si misura in ordini di grandezza di fatturato, ciò non è in conflitto etico con il principio essenziale di una organizzazione onlus, precipuamente non lucrativa e altresì misericordiosa?
Che cosa hanno eccepito i diversi Correttori morali sull’argomento di sicura rilevanza etica? Va tutto bene così?
È necessario ora fare una premessa di rappresentazione delle diverse competenze e anche delle intersezioni familistiche che si riscontrano nell’organigramma delle Misericordie d’Italia, ricordando principalmente che il Consorzio Opere è una emanazione di Misericordie: la Presidente è la Bertolucci e la direttrice è la Viviana Viviani (questa già direttore del consorzio Esprit ) coniugata con l’assessore regionale Gianni Salvadori che oggi è – combinazione – il Segretario generale delle Misericordie.
Se qualcuno si chiede come, l’esperienza all’assessorato all’agricoltura sia utile alla formazione del Dg amministrativo di una associazione di volontariato, provi con un’altra domanda.
Ecco dunque come, la multitasking direttrice, appare collegata a Enrico Rossi che a breve – con un altro ramo di relazioni incrociate – dovrebbe rispondere alle nostre richieste di chiarimento sulla modalità di definizione del rimborso tariffario erogato dal 118 per i soccorsi di emergenza.
Sull’oggetto sociale del “Consorzio OdM”, riportiamo l’incipit della sua presentazione sul web e che forse, alla luce dei fatti di cronaca – ci perdonerà il Presidente Trucchi se siamo un poco maliziosi – appare comprensibile al famoso “piatto ricco, mi ci ficco”, leggendo:
Sempre più spesso le pubbliche amministrazioni tendono a utilizzare procedure di evidenza pubblica per individuare il soggetto cui affidare servizi, soprattutto laddove si tratta di servizi complessi e di notevole importo economico, anche alla luce delle norme comunitarie e nazionali in materia. Inoltre, sempre più spesso i servizi in affidamento sono di tale rilevanza ..
In rete è disponibile un interessante nota critica di Giuseppe di Stefano dal titolo “Il modello super-Misericordie” che nel 2015 segnalava la nascita del Consorzio OdM con la sottoscrizione dello statuto di vari dirigenti: Roberto Trucchi, il tesoriere e presidente del Consorzio Maria Pia Bertolucci, il presidente della federazione Calabria – Basilicata, consigliere Nazionale, consigliere di presidenza e vice presidente nazionale, Leonardo Sacco (oggi in carcere, quale primo imputato per le vicende di Isola C.R.), il presidente della Federazione Toscana e consigliere nazionale Alberto Corsinovi, il presidente della Federazione Puglia, consigliere nazionale, consigliere di presidenza Gianfranco Gilardi, il presidente della Federazione Emilia Romagna, consigliere nazionale, consigliere di Presidenza Israel De Vito (oggi tesoriere).
Tutta questa architettura imprenditoriale oggi, non potrà non essere considerata senza che tornino alla mente le intercettazioni espresse sugli “immigrati” dal romano Salvatore Buzzi, permettendoci di proporre le nostre considerazioni di rilevanza e interesse pubblico.
Innanzi tutto ci colpisce che Alberto Corsinovi proponga oggi importanti distinguo tra la Confederazione nazionale e il Consorzio, allorquando lui stesso ha sottoscritto l’atto fondativo del secondo risultando le due entità organizzative quasi perfettamente sovrapponibili nel board dei dirigenti: come dice anche il De Stefano si tratta di un gotha pensante e governante per tutta l’Italia?
In queste serie di manovre costitutive, i vari Correttori morali delle varie Federazioni regionali e Confederazione nazionale (ex articolo 22 Statuto delle Misericordie) dov’erano?
Sapeva niente di quanto sopra il Vescovo di Prato S.E. Franco Agostinelli quale Presidente dei Correttori d’Italia e della Confederazione di Via Steccuto?
Se sapevano, hanno ritenuto salvi e garantiti i presupposti d’indirizzo etico e deontologico dell’organigramma e delle direttive conseguenti?
Dunque, le Misericordie con il suo consorzio OdM, che “potrà partecipare a gare di appalto pubbliche e private mediante la predisposizione di offerte in nome proprio o in nome, per conto e nell’interesse di uno, di alcuni o di tutti i consorziati…” (cfr. pedissequo comunicato stampa 2015), viaggiano ancora sulle ruote del Vangelo, come auspicò il Vescovo Mansueto Bianchi nel 2013 a Prato o forse no?
Il Consorzio OdM, sarà quindi il 19 maggio 2016 la mandataria di una Ati che vede partecipare quali mandanti la Puliverde, la Mediterranea Catering srl, la società cooperativa servizi Crotone Cosec e la Ristorart Toscana, quest’ultima, recentemente posta sotto i riflettori della cronaca per delle iniziative giudiziarie collegate all’inchiesta poi annullate dal Tar. (continua)
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7 thoughts on “business migranti. LE MISERICORDIE, INNOCENTI O COLLUSE? (parte prima)”
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