Voglio offrire anch’io la mia novena nella speranza che le Verginine del Billi aiutino a sopravvivere, e bene, sia il pensionando che la nuova comandantA che gli succede…
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OR VO’ FARE L’OSSERVANTE:
PREGHERÒ PEL COMANDATE
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VALERIO MASSIMO, scrittore latino, ci racconta una storiellina simbolica e significativa, che torna estremamente utile al congedo per un comandante dei vigili di Quarrata, Marco Bai, da domani in pensione. La sua storia dice:
A Siracusa una donna vecchissima, mentre tutti chiedevano insistentemente la morte del tiranno Dionisio a causa dell’eccessiva severità dei costumi e delle intollerabili imposte, da sola ogni giorno di buon mattina pregava gli dei affinché il tiranno si mantenesse illeso e le sopravvivesse.
Quando egli lo seppe, non tollerando la benevolenza imposta verso di sé, la chiamò e le chiese perché facesse ciò e per quale suo preciso vantaggio.
Allora lei disse: «È evidente la ragione che mi spinge a farlo: quando ero ragazza, infatti, poiché avevamo un tiranno molesto, pregavo per essere liberata da lui. Quando fu ucciso, occupò la rocca un altro tiranno assai più feroce. Desideravo da morire che finisse anche il suo dominio. Come terzo tiranno venisti tu, governatore più insopportabile dei precedenti. Perciò, affinché, se tu sarai ucciso, non salga al tuo posto uno ancora peggiore di te, offro in sacrificio la mia testa in cambio della tua salvezza».
Così Dionisio si vergognò di punire la spiritosa libertà di parola della vecchia.
Invochiamo tutti le Madonnine del Billi
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È doveroso che i benpensanti della sinistra dem ricordino che proprio loro hanno sostenuto Charlie Hebdo e hanno combattuto per la libertà di espressione di un sito di sàtira che, non di rado, bestemmia con disinvoltura tutti gli dei della Terra
Marco Mazzanti, il sindaco post-Sabrina Sergio Gori e inutile quanto colei dal momento che si è rivelato efficientissimo, ma solo per il gioco del burraco, lo ha già elogiato, vezzeggiato, massaggiato, messaggiato, onorato e riverito a dovere nelle pappe col pomodoro pubblicate nei giorni scorsi da tutte le parti, compresa questa Linea Libera che, in quanto tale, fa parlare anche i potenziali interdetti in nome della libertà di espressione e dell’articolo 21 della Costituzione.
L’unico attestato di benemerenza che possiamo riservare al fu-sergente elettricista allevato a vigile da Oliviero Billi, famosissimo devoto alle Madonne (ne riempie il suo Facebook), è quello che vedete in testa a questo articolo. Se mi farà querela, pazienza: ma la verità è quella; e provi lui a dire il contrario e magari la procura a dimostrarlo.
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Una cosa però voglio farla: voglio offrire anch’io la mia testa nella speranza che le Madonnine del Billi aiutino a sopravvivere e bene sia il Bai in pensione che la nuova comandanta che gli succede. E che lo facciano non perché la successora sia meglio del Bai (da cui a sua volta è stata allevata), ma perché come un Giotto non superi Cimabue.
Quei pochissimi che mi vogliono bene mi seguano e inizino a pregare con me le Madonnine di Oliviero, ma senza dimenticare quelle – assai più potenti – del Vernacoliere di Livorno! Amen.
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Una lettrice di Quarrata scrive
È proprio così professore… purtroppo a Quarrata vengono pestati sempre i soliti… qualcosa di simile … a quello che è capitato a questa signora… è capitato anche a me… e non è piacevole…
La lettrice si riferisce al racconto della signora vittima della persecuzione dell’ormai pensionato Marco Bai (vedi qui).