cacca & vetriolo. SU VICOFARO LA COLPA VIENE DA LONTANO: DON BIANCALANI È VITTIMA DI TUTTI I PILATI CHE SI SONO SEMPRE LAVATI LE MANI CON “LA MUCCHINA” IN OSSEQUIO AL QUIETO VIVERE!

Ma la Prefettura che rappresenta lo Stato, e la Questura che rappresenta l’ordine pubblico, fino ad ora dove erano? A mostrare l’infradito come la prefetta Zarrilli, e a scrivere libercoli propagandati come opere d’arte?

 

Don Massimo Biancalani, foto da Tvl. Ma il problema Vicofaro non è sua colpa, sua colpa, sua massima colpa… Nessuno ha mai mosso un solo dito perché a nessuno faceva comodo risolvere il problema

 

TUTTI PILATI CON DON BIANCALANI:

SOLO PRONTI A LAVARSENE LE MANI!

 


 

Don Biancalani con un ospite della comunità di Vicofaro

 

di FELICE DE MATTEIS

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IO STO col “grullarello”, lo comprendo e lo appoggio. Il don-imam Biancalani è vittima e non carnefice; è stato strumento e non attore, oggetto e non soggetto consapevole dei suoi comportamenti.

Parliamoci chiaro: ha scritto che farà “un’esposto”, da buon insegnante di religione (!) e fortunatamente non di lingua… italiana, alla magistratura, per gli accadimenti in quel di Vicofaro per le manchevolezze dimostrate dal Sindaco; ma nessuno ha detto a questo poveraccio che il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è un reato, forse perseguibile d’ufficio.

Ha scritto sul suo f.b. che piazza Duomo, sede del Palazzo Comunale è “zona nera” mentre Vico Bucum è “zona rossa”. Tutto bene e tutto giusto, specialmente quando si confonde il retto con il cervello.

Prefetta in… ditone all’aria. Ve la ricordate?

L’Uomo con la maiuscola, ché tale intende raffigurarsi, è ovviamente da attenzionare, ma i tempi e i modi sono sbagliati. Andava fatto a tempo debito, ma non è stato fatto.

Addirittura, leggendo la cronaca locale, si arroga il diritto di scegliere chi deve andarsene da Vico-forum e chi deve restare; nessuno che gli abbia detto che in Italia non esiste più la legge, ma il buon senso, sì. Ma la Prefettura che rappresenta lo Stato, e la Questura che rappresenta l’ordine pubblico, fino ad ora dove erano? A mostrare l’infradito come la Prefetta Zarrilli, e a scrivere libercoli propagandati come opere d’arte?

Si è consentito a questo poverello di riciclare a piacimento neretti più o meno tamponati e più o meno spacciatori e di fargli fare come è parso loro senza alcun controllo sull’identità e sulla loro volontà di fare parte di una comunità che non li ha mai esclusi se solo avessero voluto?

Un prete-imam che ha fatto il seminario dell’obbligo, come la scuola laica, e che pensa alla teologia come ad un complesso rock, che colpa ha? Qualche dubbio il rag. Tardelli, Vescovo di Pistoia, avrebbe dovuto averlo; c’è voluto San Covid 19 per farglielo comprendere?

Alessandro Tomasi. Nessuno lo perdonerà, perché lui è di destra e perciò incarna il “male da abbattere” comunque

Il Sindaco di Pistoia, massima autorità sanitaria, sulla carta ma non di fatto, farà meglio ad andare a Panorama e scegliere quale macchinina fregare; a lui negheranno il patteggiamento perché, essendo di centro-destra, queste scappatoie non le potrà usare e sarà condannato per furto.

La legge è uguale per tutti, meno per il comune cittadino, per i giudici alla “non” Palamara e per gli avvocati-troia. Chiaro? Tanto, il rag. Tardelli non nega la S.S. Comunione neppure alle concubine dichiarate e variamente sbattute ai tempi di “quant’è bella giovinezza, etc.”.

Non rifatevela con questo simil prete; lui ha solo la colpa di pensare di fare la cosa giusta e nessuno gli ha ancora detto che le sue due braccia sono state tolte alla zappa e ai campi di barbabietole, patate, panìco e granturco della Piana; e il suo cervello non è idoneo a certe missioni. Tutto qui: il resto è bottino.

Anche puzzolente e stupidamente e politicamente strumentalizzato. Da tutti.

Felice De Matteis
[redazione@linealibera.it]
Libertà di cronaca, critica e satira


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