FIRENZE. “Se non volete cacciare, riconsegnate i tesserini”. È categorico il presidente di Confagricoltura Toscana, Francesco Miari Fulcis, contro la decisione a sorpresa dei cacciatori di scioperare per un mese e dire così no all’abbattimento selettivo e programmato di daini e mufloni, che tanti danni provocano ai campi e alle coltivazioni in quasi tutta la regione.
Il presidente di Confagricoltura Toscana commenta così le notizie apprese dalla stampa secondo cui, nel Mugello, a Firenzuola, gli iscritti alla caccia di selezione al daino e al muflone si sarebbero riuniti in assemblea e avrebbero deciso di sospendere per tutto il mese di ottobre l’attività venatoria di selezione.
Una protesta senza precedenti contro la legge venatoria della Regione Toscana, il cui obiettivo è garantire un equilibrio tra le specie e preservare il lavoro degli agricoltori.
“I danni all’agricoltura causati da un sovrappopolamento di alcune specie animali stanno diventando incalcolabili e, cosa ancora più grave, stanno aumentando di anno in anno – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura –. È necessario che ognuno faccia la sua parte, per il ruolo che gli compete, e si adegui alle nuove circostanze sempre nel rispetto delle regole e del lavoro altrui.
Azioni spettacolari come lo sciopero dei fucili non hanno alcun effetto concreto se non quello di provocare ulteriori perdite agli agricoltori e danneggiare l’ecosistema toscano”.
[lorenzo galli torrini]