calano le nascite. MA NASCE IL #NOFERTILITYDAY

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NoFertility day

PISTOIA. Oggi, giovedì 22 settembre alle 18:45 in Piazza del Duomo si terrà il flash mob #NoFertilityDay.

L’idea, nata e cresciuta spontaneamente, ed al di fuori di ogni schieramento o partito politico, è quella di manifestare in maniera inclusiva, aperta ed ironica la contrarietà di donne ed uomini al #FertilityDay nato su iniziativa della Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e al Piano Fertilità che rappresenta il contesto ideologico su cui l’iniziativa del Ministero e la relativa campagna comunicativa sono nate e si sono sviluppate.

Proprio per valorizzare la complessità del problema della denatalità, e l’impossibilità di ricondurre la questione ad un mero problema di fertilità strettamente intesa, si è pensato di avviare un percorso che, lungi dall’essere solo un momento di protesta intende valorizzare ciò che è possibile, con particolare riferimento alle tematiche più strettamente sanitarie, ma contestualmente sottolineare l’inadeguatezza di una semplice campagna mediatica per affrontare la questione.

Un primo momento di un percorso di confronto e partecipazione che potrà poi essere approfondito in tappe successive.

Un momento autogestito, proprio per dare il segnale di una grande mobilitazione sul merito di questa specifica iniziativa.

All’evento hanno fra l’altro dato la loro adesione le donne della Rete 13 febbraio.

Si allega un documento che sta ricevendo in queste ore sottoscrizioni, e che sarà firmato nel corso dell’evento.

Eccolo:

NO FERTILITY DAY

NoFertility day
NoFertility day

Come cittadine e cittadini, intendiamo affermare la nostra più netta contrarietà al #Fertilityday, alle iniziative ad esso connesse e a molte parti del documento che ne rappresenta l’impianto ideologico.

Come donne e uomini siamo infatti convinti che il problema della denatalità debba essere affrontato quale problema strutturale, e risolto non con campagne dal sapore propagandistico e ideologico, figlio di una subcultura che credevamo ormai morta e sepolta, ma con politiche strutturali, che consentano alle coppie e alle famiglie di avere le risorse, e le condizioni di certezza lavorativa e progetti di vita che sono l’unico strumento tramite il quale aiutarle ad avere figli.

Altrettanto, crediamo che lo Stato debba aiutare le copie che vorrebbero avere figli, ma non possono averle, a causa di problemi di fertilità, aiutandole ad affrontare i loro problemi, invece di colpevolizzarle, mostrando clessidre e bucce di banana.

Infine, vogliamo ricordare al Ministro Lorenzin  che colpevolizzare donne e uomini che non vogliono avere figli, individuandoli quasi come un pericolo sociale significa annullare decenni di conquiste nel campo dei diritti civili. Conquiste difficili, a partire dall’ autodeterminazione della donna. Conquiste il cui valore culturale e sociale intendiamo invece rivendicare con forza.

Il #Fertilityday è a nostro avviso un’aberrazione.

Crediamo che per affrontare il tema serio della decrescita delle nascite ci si debba impegnare su pochi ma seri punti:

  1. Politiche che combattano la precarizzazione del lavoro in maniera strutturale
  2. Politiche di conciliazione, che consentano alle donne di non vivere come un conflitto la vita lavorativa e quella familiare
  3. Interventi sul mercato del lavoro che consentano alle donne di non essere vittima di demansionamenti o limitazioni agli avanzamenti di carriera durante la gravidanza e la maternità
  4. Leggi che consentano il riconoscimento della maternità anche per i contratti atipici
  5. Misure di sostegno al reddito in caso di perdita del lavoro
  6. Investimenti nei servizi per l’infanzia
  7. Riduzione dei costi dei trattamenti per la fecondazione assistita e riduzione delle liste di attesa
  8. Totale riscrittura del Piano per la Fertilità, che ad oggi incredibilmente afferma un collegamento fra il calo delle nascite e i percorsi di vita delle donne, che scelgono di studiare, lavorare ed affrancarsi dall’idea che la donna nasca soprattutto per far figli

Tutti questi punti rappresentano la precondizione irrinunciabile per parlare in maniera seria del calo delle nascite nel nostro Paese.

E la discussione per noi parte dal #Nofertilityday.

Perché l’impegno per avere figli non può esaurirsi né in un giorno, né in una campagna di comunicazione, peraltro offensiva e di cattivo gusto.

[chiara innocenti]

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