CALCIO FEMMINILE. GLI SPOGLIATOI NEGLI IMPIANTI SPORTIVI NON BASTANO

Il progetto della Galcianese: “Costruiamo al Conti due nuovi blocchi dedicati all’attività femminile”

Santacroce e Andreini

PRATO. Un blocco di spogliatoi dedicato esclusivamente all’attività del calcio femminile. È il progetto della Galcianese, società sportiva di Prato che dal 1952 porta avanti l’attività calcistica maschile, ma che da un biennio si sta specializzando anche nel femminile.

Inizialmente allestendo la prima squadra che milita nel campionato di Promozione, e da quest’anno aprendosi anche al settore giovanile, raggiungendo i numeri per organizzare anche un gruppo Under 14. In tutto fanno 50 ragazze, con la prospettiva di potere vedere crescere i numeri delle iscritte mese dopo mese e anno dopo anno.

Col boom del calcio femminile, però si viene a creare un problema logistico che finora il calcio pratese non aveva mai affrontato: dove fare cambiare bambine, ragazze e giocatrici della prima squadra? Evidentemente non possono andare in spazi condivisi con i maschi. Da qui nasce l’idea della Galcianese: costruire un nuovo blocco di spogliatoi interamente dedicato all’attività femminile e staccato dai due blocchi già esistenti nell’impianto sportivo Conti di via Galcianese.
“È nostra intenzione arrivare alla costruzione quanto prima di spogliatoi dedicati al calcio femminile – spiega il presidente della Galcianese, Andrea Andreini —. Di pari passo con l’attività maschile, vogliamo infatti anche sviluppare il calcio in rosa. Ci sono dei dati che dicono che le donne rappresentano solo il 2% degli iscritti al movimento calcistico italiano.

La squadra Promozione femminile dello scorso anno

Evidentemente alla base della loro scarsa partecipazione a questo mondo ci sono dei pregiudizi che vanno superati. Eliminandoli si svilupperà di più l’attività femminile e migliorerà anche il rispetto nei confronti delle donne nella vita di tutti i giorni. Ritengo che grazie al rispetto e alla parità di genere si possano in parte anche arginare gli episodi di violenza”.
Il progetto della Galcianese rivolto al calcio femminile cade tra l’altro nel decennale del riconoscimento da parte della Figc come scuola calcio d’elite del vivaio biancazzurro.

“Abbiamo assistito a una crescita repentina dei numeri nel femminile – conferma il direttore generale della Galcianese, Maurizio Santacroce —. Un aumento che ha stupito anche noi dirigenti.

Una crescita che ci pone di fronte a scelte ben precise per dare continuità a questo progetto che ci auguriamo sia solo all’inizio. Riteniamo che dando alle bambine i giusti spazi e trattandole allo stesso livello del calcio maschile, si possa andare incontro solo ad aspetti positivi sia sul fronte sportivo che sociale. Di pari passo confermiamo tutto l’impegno per il settore maschile, che dal 1952 ci regala continue soddisfazioni”.

[stefano de biase]

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