Quante ciance da pesca del Giunti, acqua fino alle palle e pesci punti! I compagni perculano chi, con senso di responsabilità, votando la variazione di bilancio, permetterà loro di riscuotere gli arretrati. Preferivano, forse, che passasse da casa loro con un sacco da spazzatura a testa pieno di € come la Kaili e Panzeri?
Mi garba da matti vedere quante cazzate vengono dalle s-fertili terre della Piana, come le definiva la Blimunda nelle sue, cancellate dal web, Cronache di Agrùmia.
Alla coppia dei bipolari, eterodiretti dall’Aveta, Benesperi e Ciottoli, e ai loro lecchini locali, passano per la capa – oltre le calunnie e le false testimonianze in aula, dinanzi al giudice Gaspari che ha bevuto di tutto e di più senza battere ciglio – anche i sogni di una notte di mezza estate.
Sono convinti che Alfredo Fabrizio Nerozzi sia talmente prossimo e simile a una rana bollita di quelle del Ponte dei Bini, che sorreggerà comunque i due rappresentanti di FdI. C’è perfino chi dice che è solo questione di prezzo. «Bisogna vedere – così mi riferiscono oggi – cosa il famoso Bimbominkia prometterà al Nerozzi per ottenerne l’appoggio fino a fine consiliatura».
Personalmente a queste voci io credo quanto, appunto, all’inaffidabile culo di Bimbominkia, sempre pronto a sparare caghetta all’improvviso.
Il Nerozzi, per come l’ho conosciuto io, non è affatto un cretino con la C maiuscola come molti dei suoi concittadini. E quanto ai “regali” che il duo bipolare dell’inciucio potrebbe fargli in cambio della salvezza del mandato, dico e sottoscrivo che sia Benesperi che Ciottoli (quest’ultimo con l’aiuto anche della segretaria Aveta) glielo hanno bell’e fatto, il dono, mettendo sua moglie, Lara Turelli, in mano al duo De Gaudio-Serranti grazie anche alla prostrazione del luogotenente Salvatore Maricchiolo pronto a obbedire ai padroni delle nostre vite.
Se volete la mia opinione (ma anche se non la volete ve la dico lo stesso perché – direbbe Dante – dolervi debbia, cioè perché vi faccia male, come meritate…) a vendersi ci vedo più adatti altri di quei disorientati che non hanno neppur saputo fare un santo sgambetto a due sgangherati amministratori dilettanti allo sbaraglio (espressione di vivace e icastico giudizio in linea, cari censori pistoiesi, con l’art. 21 della Costituzione).
Forse del Nerozzi si dice questo per paura che, davvero, a un certo punto stacchi la spina e… pace.
E ciò starebbe perfettamente bene sia a quei due Fanfulla da Lodi che si fanno tenere per mano dalla signora Aveta, che a quella massa indistinta di comunisti di comodo, che vive e regna da 75 anni nelle stanze del Comune di Agliana: perché capiscono solo quanto loro concede di capire l’unico neurone che hanno in mezzo alla zucca vuota proprio sulla narice di centrale tipica dei trinariciuti.
Sono, infatti, talmente perspicaci, che prendono perfino per il culo il Nerozzi. Lo coglionano dicendo che coglionamente aiuta i due post-fascisti. E non capiscono – da veri cretini – che dovrebbero baciare il terreno da lui calpestato e con religioso silenzio e rispetto.
Perché, chiedete? Semplicemente perché, grazie a lui, il voto favorevole concesso ai due Pecos Bill di Agliana per la variazione al bilancio, consentirà ai compagni-dipendenti comunali di percepire gli arretrati del contratto stipulato poco tempo fa.
Che mi dite ora? Si può essere più bischeri e impreparati di così, gente?
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]