PISTOIA. Recentemente ho presentato un’interpellanza per denunciare il fatto che si continua a gettare denaro pubblico in progetti sociali riservati ai Rom.
Dopo 40 anni che vivono sul nostro territorio e migliaia di euro spesi, si è voluto fare l’ennesimo bando per dare un contributo ad una associazione che convinca le famiglie a mandare i loro figli a scuola.
Ormai è evidente che, rispetto ad altri cittadini in difficoltà, si costruiscano corsie preferenziali e che non richiamino mai al rispetto dei loro doveri.
Ad aggiudicarsi il bando del progetto “Insieme” è stata l’organizzazione di volontariato Synthesis Onlus che si è aggiudicata un contributo di 60 mila euro fino al 2019.
Qualcosa però non quadra. Mi sono informato delle condizioni del campo del Brusigliano, dove dovrebbe svolgersi l’attività di questa associazione, e gli uffici mi hanno fatto una relazione dalla quale emerge una situazione disastrosa. Conteiner usati come abitazioni, baracche dove piove dentro, impianti elettrici pericolosi per non parlare dei rifiuti disseminati ovunque presumibilmente da loro, ma anche da tanti altri cittadini che sfruttano la situazione.
La relazione finisce però con un punto chiaro:
“Si precisa, infine, che ogni intervento di natura sociale in una situazione abitativa che nega ai cittadini Rom i più elementari diritti rischia di essere vanificata, e a tal fine si chiede di conoscere i tempi per la realizzazione del nuovo campo”.
Anche i servizi sociali certificano che in questa situazione è inutile spendere denaro pubblico in progetti come quello denominato Insieme. Allora perché l’amministrazione insiste?
C’è un’unica via da perseguire: il superamento dei campi Rom. Aiuto a chi si vuole integrare rispettando i doveri di un cittadino normale e per gli altri un bel saluto.
Sembra però che in questa città, e nel nostro paese più in generale, una mentalità assistenzialista domini soprattutto per chi ne ha fatto un lavoro e desidera che il problema non finisca mai.
[tomasi – pistoia domani]
