CANTAGALLO. La lettera nei modi è garbata, ma nei contenuti il sindaco Guglielmo Bongiorno è deciso: va assolutamente cambiato il metodo dettato fino ad oggi dal decreto sicurezza del ministero dell’Interno guidato da Salvini: i richiedenti asilo sono esseri umani che hanno bisogno di un’opportunità per una nuova vita e non oggetti da depositare in un edificio, come previsto dalle norme del decreto sicurezza, ed è doveroso informare la popolazione se ciò accade.
Nella lettera indirizzata al prefetto Rosalba Scialla, il sindaco afferma “di aver appreso lo scorso giovedì 5, dalle segnalazioni di alcuni cittadini, che risulterebbe in corso il collocamento di dieci migranti siriani nel territorio di Cantagallo ed esprime rammarico per non essere stato coinvolto, anche semplicemente per un confronto preventivo, e per non aver condiviso un’azione che già sta impattando sulla vita della nostra piccola frazione”.
Quindi, sì all’accoglienza nel rispetto delle quote e con la prospettiva di una reale e concreta integrazione, no a imposizioni dettate da posizioni politiche strumentali e contraddittorie. Mentre gettava fumo negli occhi degli italiani vantandosi di chiudere i porti e di fermare l’immigrazione clandestina, il ministro Salvini disponeva il collocamento dei migranti all’insaputa delle comunità e degli amministratori locali, senza dare, inoltre, la possibilità di alcun percorso di inclusione ed integrazione.
Cantagallo è sempre stata terra di accoglienza, solidarietà ed integrazione — soprattutto quando si tratta, come nel caso del popolo siriano, di persone che fuggono da una guerra di anni e che cerca il modo di ricostruire la propria vita — ma è anche un territorio in cui la cittadinanza va coinvolta nelle decisioni ed informata con la necessaria chiarezza.
“La condivisione di tali scelte, già peraltro avvenuta in passato, ha permesso di ricevere risposte positive dalla popolazione evitando qualsiasi tipo di frizione”, mette in evidenza Bongiorno, proprio perché sono stati attivati nel tempo progetti specifici di inclusione che hanno permesso di integrare anche i giovani ospiti.
“Sono state esperienze davvero positive: alcuni richiedenti asilo hanno collaborato con i nostri operai comunali per tutta la durata della loro permanenza”, aggiunge il sindaco, “ed è ciò che la comunità di Cantagallo apprezza e si aspetta anche per il futuro, nell’attesa che il nuovo governo riveda quanto prima le norme in materia di immigrazione.
[comune di cantagallo]